Aumentano le famiglie in difficoltà con le rate del mutuo e di prestiti bancari, oppure con il conto in "rosso". In un anno l'ammontare delle "sofferenze" bancarie che fanno capo a famiglie italiane è cresciuto dell'8,45% e ha sfondato quota 11 miliardi di euro. Ad ottobre scorso il "conto" non pagato delle famiglie italiane è salito a 11.292 milioni di euro, ben 880 milioni in più dei 10.412 di un anno prima. A misurare le difficoltà delle famiglie italiane è la Banca d'Italia che nel supplemento "Banche e Fondi comuni" del bollettino Statistico riporta i dati sulle sofferenze delle "famiglie consumatrici" aggiornati allo scorso ottobre.
La crescita del 'rosso' rilevata per le cosiddette famiglie consumatrici (+8,45%) - che riguarda le rate per i mutui e il credito al consumo ma anche lo stato di conti corrente e pagamenti con carte di credito - mostra una progressione più alta rispetto all'andamento delle sofferenze dell'intero sistema "privato". Qui, nell'arco dello stesso anno, il credito vantato dagli istituti si è gonfiato di ulteriori 1.682 milioni, facendo lievitare il 'conto' dai 47.728 milioni di ottobre 2006 ai 49.410 milioni di ottobre 2007: ma in termini percentuali la crescita è stata del 3,5%, quindi due volte e mezzo più bassa dell' 8,45% delle famiglie consumatrici. Il dato relativo alle sofferenze delle famiglie è complessivo e non consente di estrapolare le diverse voci che danno corpo alla difficoltà.
Ma, certamente, l' aumento dei tassi di interesse a livello internazionale, ha fatto lievitare il costo delle rate, soprattutto per i mutui. Anche questo emerge tra le righe delle tabelle elaborate da Via Nazionale. In particolare i dati sulle nuove operazioni relative a prestiti in euro alle famiglie indicano che gli interessi richiesti sono saliti da una media del 4,82% del novembre 2006 al 5,71% dello scorso ottobre (con una stima di lieve rallentamento al 5,66% nel mese di novembre 2007).
L'incremento è stato di 0,84 punti. Più contenuta la crescita è stata sui prestiti superiori ai 10 anni, in gran parte rappresentati da mutui immobiliari: si è passati dal 5,29% del novembre 2006 al 5,83% dello scorso ottobre (0,54 punti). Nonostante la crescita dei tassi le famiglie fanno sempre più ricorso ai debiti. Il totale dei mutui per l'acquisto di un'abitazione con durata superiore ai 5 anni, a novembre scorso, ha sfiorato i 265 miliardi di euro, passando in particolare dai 239.392 milioni di novembre 2006 a 264.125 milioni. La crescita delle richieste ha così segnato un incremento di 24.733 milioni, in 12 mesi, in altri termini un balzo in avanti del 10,3%. In aumento anche il ricorso al credito al consumo: i prestiti oltre i 5 anni hanno superato i 25 miliardi di euro a novembre scorso (passando da 20.871 milioni a 25.585 milioni). Così, tirate le somme, si scopre che tra mutui e piccoli prestiti le famiglie, in un solo anno, si sono accollate più di 38 miliardi di debiti in più.