Continua l'ondata di violenza negli ospedali palermitani, e non risparmia nessuna categoria professionale tra i sanitari all'interno delle strutture. Stavolta è toccato ad un infermiere dell'ospedale Cervello di Palermo. L'uomo, addetto al triage che assegna i codici di priorità ai pazienti in arrivo, è stato colpito con diversi pugni in testa da tre persone. La vittima sotto shock è stata refertata.
È la seconda aggressione in dieci giorni al pronto soccorso del Cervello, la nona negli ultimi due mesi ai danni di medici e personale sanitario a Palermo. Appena due settimane fa il prefetto di Palermo Antonella De Miro ha convocato i manager delle Asp e degli ospedali di Palermo per discutere sulla sicurezza in corsia dopo l'escalation di violenza. Un tavolo nel quale si è deciso di potenziare il numero di guardie giurate in ospedale e installare telecamere nei reparti più a rischio.
E proprio due settimane fa, anche l'ordine dei medici di Palermo aveva preso una posizione forte, organizzando una manifestazione in piazza Politeama per chiedere più sicurezza per il personale sanitario. Manifestazione alla quale hanno partecipato anche il governatore siciliano Nello Musumeci e l'assessore regionale alla Salute Ruggero Razza.
Intanto però continuano gli episodi di aggressioni negli ospedali, una situazione sempre più delicata.
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