Il coinvolgimento di Matteo Salvini nel caso della nave Diciotti sarebbe ancor più incisivo di quanto ipotizzato negli ultimi giorni. Dopo averlo tacciato di sequestro di persona, abuso d'ufficio e arresto illegale, il procuratore di Agrigento Luigi Patronaggio avrebbe formulato nuove accuse nei confronti del ministro dell'Interno.
Salvini e il capo gabinetto del Viminale, Matteo Piantedosi, ora dovrebbero rispondere anche di "sequestro di persona a scopo di coazione" e "omissione di atti d'ufficio". Lo riporta l'Agi, aggiungendo le motivazioni dell'aggiunta dei nuovi elementi: il leader della Lega avrebbe impedito lo sbarco dei migranti sulla nave Diciotti a titolo di "prova di forza" con l'Europa, ignorando inoltre la contestuale richiesta della Guardia Costiera di individuare un porto sicuro per l'attracco. Catania sarebbe stata indicata come meta di scalo tecnico.
Inizialmente in programma ieri, sarà invece il 31 agosto il giorno della trasmissione degli atti dalla procura di Agrigento alla procura distrettuale di Palermo, che a sua volta dovrà inoltrarlo alla sezione distrettuale del Tribunale dei ministri del capoluogo con eventuali richieste allegate. Sul caso Diciotti indagano parallelamente anche le procure di Catania e Palermo: la prima per accertare la possibilità di aprire una vera e propria inchiesta, la seconda per far luce su reati legati all'immigrazione clandestina.
Nel frattempo, il vice premier continua ad apparire determinato e sicuro del proprio operato politico in tema di immigrazione: "Credo che ad Agrigento abbiano sbagliato i loro conti se pensavano di fermare o intimorire qualcuno", ha dichiarato lunedì scorso al Messaggero.
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