Via libera alla manovra bis da parte dell'Ue: "L'Italia conferma che le misure di bilancio addizionali richieste per il 2017 sono state prese e che quindi, in questa fase, nessun passo ulteriore è giudicato necessario per rispettare la regola del debito". Lo scrive la Commissione Ue nel pacchetto di primavera che contiene l'analisi dei conti pubblici e le raccomandazioni.
Bruxelles non ritiene ci siano le condizioni nemmeno per una procedura per squilibri macroeconomici, se si applicano le riforme raccomandate.
Gli impegni sulle riforme descritti nel Programma nazionale di riforma (PNR) sono "sufficientemente ambiziosi, ma l'assenza di dettagli sull'adozione e di un calendario dell'attuazione limita la loro credibilità".
Malgrado "molti impegni sulle riforme" presi dall'Italia "appaiano sufficientemente ambiziosi per affrontare nel modo giusto le sfide che il Paese ha di fronte a sé, la loro credibilità dipende dall'implementazione delle riforme stesse", sottolinea la Commissione europea, nella comunicazione al Consiglio, al Consiglio europeo e al Parlamento europeo sul semestre europeo 2017.
L'Italia, come Cipro e il Portogallo, soffre di "squilibri macroeconomici eccessivi", ma la Commissione europea ha concluso "che non c'è base analitica per passare alle fasi successive della procedura, a patto che i tre Paesi implementino appieno le riforme delineate nelle raccomandazioni specifiche per Paese".
Ma l'Italia dovrà "perseguire la propria politica di bilancio in linea con i requisiti del braccio preventivo del patto di stabilità", cosa che "si traduce in uno sforzo sostanzioso per il 2018", scrive ancora la Commissione europea.
Per il 2018 l'Italia dovrà fare uno "sforzo di bilancio sostanzioso", e le politiche dovranno sia "rafforzare la ripresa che assicurare la sostenibilità dei conti”. Per questo chiede di "spostare il carico fiscale dai fattori produttivi a tasse meno dannose per la crescita, reintrodurre la tassa sulla prima casa per i redditi elevati, riformare il catasto".
La raccomandazione della Commissione sull' Imu per i redditi alti "è una delle tante proposte" ma "le riforme fiscali vanno viste nel loro insieme ed io direi che cambiare idea su una tassa che è stata appena cambiata da pochi mesi non è una buona idea". Così il ministro dell'economia, Piercarlo Padoan, risponde ai giornalisti che chiedono un commento sulla raccomandazione dell'esecutivo Ue.
E un richiamo arriva anche sulla giustizia e sulla riforma del Pubblico Impiego: "Ridurre la lunghezza dei processi della giustizia civile tramite un'efficace gestione dei casi e regole che assicurino la disciplina della procedura", è scritto nelle Raccomandazione della Commissione all'Italia.
Restando nel campo della giustizia, l'esecutivo chiede anche di "aumentare la lotta contro la corruzione, in particolare rivedendo lo statuto delle limitazioni". Inoltre Bruxelles chiede il "completamento della riforma del pubblico impiego" e di "migliorare l'efficienza delle aziende pubbliche".
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