L’attività svolta dal Nucleo Investigativo dei Carabinieri di Palermo aveva già portato al sequestro di alcuni beni. Ciò ha consentito al Tribunale di Palermo – Sezione Misure di prevenzione di emettere un provvedimento di confisca di primo grado a carico di Gaetano Ganci, palermitano classe 1950, arrestato nell’ambito dell’operazione “Perseo”, perché facente parte della famiglia mafiosa di Palermo Porta Nuova.
L'uomo è stato condannato con sentenza definitiva alla pena di cinque anni di reclusione per aver mantenuto stabili rapporti con Giovanni Lipari finalizzati alla messa a disposizione da parte sua di un immobile per far si che i vertici dell’organizzazione mafiosa del mandamento di Porta Nuova tenessero riunioni segrete al fine di trattare molteplici affari illeciti. Ganci è stato sottoposto alla misura di prevenzione della sorveglianza speciale con obbligo di soggiorno.
Il secondo provvedimento è stato emesso a carico di Giuseppe Perfetto, nato a Palermo il 02.03.1957, anche lui arrestato nell’ambito dell’operazione “Perseo” poiché facente parte della famiglia mafiosa di Palermo Corso Calatafimi. Perfetto è stato condannato in primo ed in secondo grado alla pena di sette anni e quattro mesi di reclusione per i reati di partecipazione ad associazione mafiosa e tentata estorsione, oggi sottoposto alla misura di prevenzione della sorveglianza speciale con obbligo di soggiorno.
Gli odierni provvedimenti riguardano sei rapporti bancari riconducibili a Gaetano Ganci, e ancora due abitazioni tra Palermo e Pollina, un magazzino a Palermo, un quarto di quota per due villini a Termini Imerese (Palermo), un appezzamento di terreno a Termini Imerese, un automezzo e ben 10 rapporti bancari, sono riconducibili a Giuseppe Perfetto.
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