L’ex sottosegretario alla salute ed ex preside della facoltà di Medicina di Palermo il professore Adelfio Elio Cardinale lascia il Cerisdi, Centro Ricerche e Studi Direzionali. In una lettera indirizzata al Presidente della Regione Siciliana Rosario Crocetta, Cardinale comunica la sua scelta di lasciare la guida del Centro di alta Formazione ridotto, a causa di scelte regionali, nell’impossibilità gestionale. Il Professeore parla di risorse ‘inadeguate’ ricevute dal governo regionale. “Questo Centro di eccellenza, istituito e normato dalla Regione – scrive Cardinale – ha sempre ricevuto risorse adeguate dal governo regionale, malgrado ripetute riduzioni negli anni, per raggiungere le proprie finalità qualificate e prestigiose. Nel 2013 è stato erogato un contributo assolutamente inadeguato, quasi irrisorio, per motivazioni apparentemente non comprensibili. Eppure nel Centro si è messa in atto una gestione austera e rigorosa: nessuna assunzione; vendita della macchina blu di rappresentanza; rinuncia a qualsiasi emolumento o gettone da parte del Presidente e di un Consigliere di amministrazione; attività gratuita da parte del Direttore generale e dei consulenti nominati; severa restrizione dei servizi, manutenzione e gestione; bilancio del 2012 in pareggio”.
Il professore Cardinale rivendita quasi la paternità del centro che grazie alla sua presidenza è rinato in campo nazionale e internazionale, ma prosegue: “Oggi il Centro non può perseguire la sua funzione istitutiva. Si sono già attivati gli ammortizzatori sociali per i dipendenti, ma si impongono ulteriori provvedimenti traumatici, che colpiscono lavoratori e famiglie, e che non intendo mettere in atto, perché determinati da volontà altrui, specie nell’attuale grave carenza di lavoro in Sicilia”. Infine giustifica le proprie dimissioni come ‘un atto di potere intellettuale e di volontà piena’.
Appresa la notizia, il Presidente Crocetta non dimostra dispiacere, tutt'altro: “Apprendo dalla stampa la notizia delle dimissioni del professor Adelfio Elio Cardinale, dal Cerisdi: Alleluia alleluia – dice Crocetta -. Il Cerisdi è infatti uno dei classici enti mangiasoldi che volevo mettere in liquidazione con la finanziaria scorsa e che l’aula ha salvato con una serie di emendamenti finanziari a favore. È l’ora di smetterla di finanziare enti solo per mantenere una parte della casta. Valuteremo se esistono le condizioni per il commissariamento e avviare la liquidazione, in modo da restituire il castello alla pubblica fruizione”.
© Palermomania.it - Il giornale di Palermo a 360°
Lascia un tuo commento
Questo articolo ha ricevuto
Approfondimenti
Opinioni a confronto
Articoli più letti