Hanno favorito la prostituzione minorile ed oggi rischiamo fino a sei anni di reclusione. In totale sono 14 i clienti, tutti professionisti appartenenti alla Palermo bene, che hanno abusato di una 16enne. Tre di loro, un avvocato, un poliziotto e un ristoratore, però vorrebbero evitare il carcere e hanno già recapitato tre assegni ognuno di 15 mila euro, che sarebbe il minimo del risarcimento previsto dalla legge per questo tipo di reato, quando il massimo sarebbe 150 mila euro.
La giovane vittima, intanto, non si è costituita parte civile nei confronti di chi ha risarcito, situazione diversa per gli atri sei imputati indirizzati verso il rito abbreviato, mentre altri due clienti preferiscono il rito ordinario, per altri tre il gip ha rigettato la richiesta di archiviazione della procura imponendo l’imputazione coatta, andando così anche loro a giudizio. Nessun segnale, invece, dall’ex fidanzato, ancora detenuto, che l’ha costretta a prostituirsi.
Il 28 aprile, il sostituto procuratore Claudio Camilleri terrà la sua requisitoria, che prevede le richieste di pena per i clienti, a seguire le difese, e infine, il verdetto.
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