Dietro l’immagine di un normale chioschetto si nascondevano attività illecite, per questo è stato sradicato dalla piazza alla Kalsa. Si tratta del chiosco appartenente alla famiglia Abbate. Il boss, Luigi Abbate, capomafia di Borgo Vecchio, si trova attualmente in carcere, dovendo scontare una condanna definitiva per associazione a delinquere di stampo mafioso. L'impresa degli Abbate aveva già subito un ordine di sequestro patrimoniale nel 2011 su proposta del Questore di Palermo. Sequestro che rientrava in un'operazione più ampia di confisca di beni e attività imprenditoriali riconducibili ad Abbate. L’operazione condotta oggi da polizia, vigili del fuoco e polizia municipale è un ulteriore colpo al potere criminale della famiglia Abbate. La struttura è stata caricata su un camion e portata via, verrà custodita in un deposito. Qualche giorno fa nei guai è finito un altro rampollo della famiglia, Antonino, classe '83. Lo hanno beccato con un chilo e mezzo di cocaina. Lo avevano visto bazzicare in maniera sospetta davanti al chiosco. Sempre quello. A questo punto la decisione su ordine del questore Nicola Zito di eliminare quell'impronta di illegalità dal quartiere.
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