Entrano nel vivo i lavori per il completamento del bacino di 150 mila tonnellate al porto di Palermo.
L'autorità di sistema portuale del mare di Sicilia occidentale ha infatti aggiudicato le gare per le opere murarie e il ripristino degli impianti.
I lavori valgono circa 150 milioni di euro (gli importi dei due progetti sono stati ricalcolati per effetto dell'adeguamento dei prezzi) e sono stati aggiudicate alla Rcm e al raggruppamento temporaneo di imprese della capogruppo Fincosit Opere.
I cantieri apriranno al massimo entro 90 giorni.
Fiom e Cgil: “Esprimiamo soddisfazione. Da anni rivendichiamo la realizzazione dell'infrastruttura, propedeutica al potenziamento del cantiere”
“Come ci aveva comunicato il presidente Pasqualino Monti nel nostro ultimo incontro, è arrivata la notizia che attendevamo: l’aggiudicazione delle gare per il completamento del bacino da 150 mila tonnellate. L’iter dunque sta andando avanti senza problemi. Questo non può che confermare l’intenzione dell’Autorità di sistema portuale del mare della Sicilia occidentale di voler portare a termine un’infrastruttura strategica che era ferma dal 1982 e di cui noi da sempre abbiamo rivendicato la sua definizione”. A dichiararlo sono il segretario generale della Fiom Cgil Palermo e Francesco Foti, il segretario generale Cgil Palermo Mario Ridulfo e le Rsu Fiom Fincabtieri Serafino Biondo e Giancarlo Macciarella commentando la notizia dell’aggiudicazione alla Rcm e al raggruppamento temporaneo di imprese della capogruppo Fincosit Opere. L’importo dei lavori è di 150 milioni di euro e i cantieri apriranno entro 90 giorni.
“La realizzazione del bacino che è propedeutico per la continuità della costruzione di intere navi, mission fondamentale per lo stabilimento palermitano di Fincantieri. E soprattutto perchè si incrementa anche il lavoro e si riaprono prospettive per i tanti metalmeccanici che attualmente lavorano nei cantieri del Nord e che in questo caso potrebbero tornare a lavorare a casa – aggiungono Foti, Ridulfo, Biondo e Macchiarella - E comunque è un investimento che consentirà innanzitutto anche a tanti edili di lavorare alla realizzazione delle opere in muratura del bacino”.
“Bisogna continuare a investire su Palermo e sulla Sicilia – aggiungono Foti, Ridulfo, Biondo e Macchiarella - Con gli investimenti previsti dal Pnrr in infrastrutture e strade si può ridare slancio all’occupazione nel nostro territorio non solo per i tanti giovani costretti a emigrare ma per far tornare al lavoro subito nelle nostre realtà produttive i tanti lavoratori che hanno dovuto in questi anni lasciare il nostro territorio per l’assenza di opportunità nell’Isola, che procede a grandi passi verso la desertificazione industriale”.
Foto di Nat Aggiato da Pixabay
Fonte: Ansa
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