Forse imprudenza, poi lo scontro ed è tragedia. Questo il destino di Marco che, a soli 17 anni, ha perso vita. Appena due giorni fa il ragazzo, a bordo della sua Yamaha 125 azzurra, si è scontrato contro un’utilitaria. Un incidente mortale per il giovane minorenne, che nonostante due interventi al cervello e le infinite preghiere di amici e parenti è deceduto.
Marco era un ragazzo come tanti altri ed era circondato da tantissimi amici che nelle ultime ore non hanno smesso di vegliare su di lui. Intere nottate trascorse in ospedale nella speranza che accadesse il miracolo, vedendolo risvegliare dal coma. Ma non c’è stato nulla da fare, e proprio ieri mattina è stata dichiarata la morte cerebrale, mentre i genitori del ragazzo hanno deciso di donare gli organi.
Un gesto nobile quello della famiglia straziata per questa perdita, ma al contempo circondata da centinai di giovani che, tra una lacrima e un sorriso, ricordano Marco.
Domani mattina è previsto il funerale e il Liceo socio-psicopedagogico "Danilo Dolci", che Marco frequentava da quattro anni e che questa mattina si è risvegliato completamente tappezzato di striscioni con su scritto “Marco vive”, rimarrà chiuso per lutto e per permettere a studenti e insegnanti di partecipare alla cerimonia e dare un ultimo saluto a “Marcolino”, così come lo chiamavano.
Rombo di motori e palloncini azzurri e bianchi verranno fatti volare per Marco al termine della cerimonia, grazie ad una colletta che gli amici più cari hanno deciso di realizzare: un ultimo e estremo regalo per una vita stroncata troppo in fretta.
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