Guai in vista per Roberto Helg: l’ex presidente di Confcommercio ed ex vicepresidente della Gesap è indagato per bancarotta fraudolenta in concorso con il fratello Fulvio e la figlia Cinzia.
Come racconta Repubblica, l’inchiesta è partita dal fallimento delle due società di famiglia: la “Gearr srl” (già “Helg srl” e “Helg spa”) e la “Frigidaire srl”, che gestivano i negozi di cristallerie, argenterie e arredamento per interni ed esterni, delle quali Helg era amministratore di fatto e componente del consiglio di amministrazione.
Nel 2012 Helg chiuse due punti vendita dopo 38 anni di attività, mandando in cassa integrazione 15 dipendenti. “Non riusciamo più ad andare avanti. Abbiamo debiti con le banche per oltre 3 milioni e mezzo di euro”, aveva dichiarato allora. E, invece, prima di quel fallimento, dalle aziende, che contavano su un capitale sociale di 50mila euro, sarebbero usciti fiumi di denaro tra il 2009 e il 2012 quando era già chiaro il dissesto finanziario.
Infatti, da una lunga indagine della procura, coordinata dal procuratore aggiunto Sergio Demontis, dai sostituti Anna Battaglia e Andrea Fusco, e affidata ai carabinieri della sezione di polizia giudiziaria della procura stessa, sarebbe emersa una situazione diversa: i soldi nei conti delle aziende fino al 2009 c'erano. Poi piano piano il denaro è scomparso.
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