A poche ore dalla notizia dell'aggressione razzista nei confronti di un giovane senegalese di 19 anni, Boubacar Kande, selvaggiamente picchiato in strada a Palermo, si è scatenata una gara di solidarietà sul suo profilo Facebook. Gente comune che ha voluto testimoniare la propria diversità da quei palermitani che lo hanno aggredito. Gente "Indignata e mortificata" o che chiede semplicemente "scusa" per chi agisce spinto dall'odio e dal razzismo. Parole semplici, di affetto, c'è chi lo chiama "tesoro", c'è chi vuole semplicemente dirgli "noi siamo con te", dalla tua parte. Una Palermo, un'Italia che non ci sta, che non giustifica il pestaggio di un ragazzo la cui unica "colpa" è essere nero. Un episodio che va condannato, un episodio che si spera possa non ripetersi più.
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