Cambia la norma sul contributo di solidarietà. Il governo ha deciso che a pagarlo saranno poco più di 1.800 pensionati, contro gli 8 mila della prima proposta. A essere penalizzato sarà solo chi ha un assegno di quiescenza da oltre 50 mila euro all'anno. In virtù della riscrittura, calano notevolmente gli introiti, da 7 a 2,5 milioni, che serviranno a finanziare le assunzioni dei lavoratori svantaggiati nelle imprese siciliane.
Per quanto riguarda i redditi da 50 mila euro, il prelievo previsto sarà del 6,5%, vale a dire una trattenuta di 351 euro lordi l'anno. Lo stesso contributo vale per le pensioni fino a 55 mila (402 euro). A partire da questa soglia e fino ai 65 mila, la percentuale di prelievo è del 7% per un contributo annuo che va da un minimo di 684 a un massimo di 1035 euro lordi l'anno.
Per le fasce superiori, fino a 91 mila euro il prelievo sarà pari all’8%. Più corposo, invece, il contributo richiesto alle fasce più alte: il 10 per cento per le pensioni fino a 130 mila euro l'anno, il 17% per quelle fino a 160 mila euro.
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