"L'Italia ha tutte le risorse per avviare una nuova stagione di crescita inclusiva: può farlo se riduce al proprio interno gli squilibri territoriali, generazionali, sociali, se accorcia i divari presenti nelle conoscenze, nelle tecnologie, nella formazione, nelle infrastrutture". Lo ha detto il presidente della Repubblica Sergio Mattarella intervenendo al Quirinale in occasione della celebrazione della festa del Lavoro.
"Il lavoro è la priorità", ha proseguito il capo dello Stato e "laddove la struttura produttiva e sociale non è più in grado di assicurare quelle condizioni che sorreggono i nostri diritti di cittadinanza, allora la crisi rischia di contagiare le stesse istituzioni rappresentative".
I sindacati confederali hanno scelto di celebrare il primo maggio in Sicilia, deponendo una corona di fiori al cimitero di Piana degli Albanesi. I segretari generali di Cgil, Cisl e Uil Susanna Camusso, Annamaria Furlan e Carmelo Barbagallo, hanno voluto ricordare così le 11 vittime dell'eccidio di Portella della Ginestra, la località siciliana dove il 1 maggio del 1947 gli uomini del bandito Salvatore Giuliano aprirono il fuoco contro i contadini che manifestavano per l'occupazione delle terre incolte detenute dal latifondisti.
"Settanta anni fa - ha detto la leader della Cgil Susanna Camusso - la strage di Portella della Ginestra segnò il tentativo delle classi dirigenti di allora di fermare il lavoro, la distribuzione delle terre, di affermare la subalternità dei lavoratori. Non bisogna dimenticarlo perché è troppo facile costruire una narrazione per cui la responsabilità delle imprese diventano responsabilità dei lavoratori. Oggi questa giornata serve per rimettere in cima il lavoro e la dignità delle persone e per sottolineare che ben poco si fa per creare lavoro e prospettive per i giovani".
"È un primo maggio di impegno e non di festa perché c'è poco da festeggiare - ha commentato Barbagallo - Siamo qui per rivendicare l'opportunità di far riprendere l'economia del Paese mettendo al centro del dialogo l'articolo 1 della Costituzione, cioè che l'Italia è una Repubblica fondata sul lavoro. E vediamo di non affondarla sul lavoro".
Alla commemorazione ha partecipato anche la presidente della commissione Antimafia Rosy Bindi, alla quale i cittadini presenti alla manifestazione hanno chiesto che sia fatta finalmente piena luce sulle eventuali responsabilità della politica nella strage. "Abbiamo chiesto tutto quello che c'era e abbiamo pubblicato tutto quello che abbiamo", ha risposto Bindi. "Noi chiediamo gli atti istruttori della Procura di Palermo sui mandanti che sono archiviati", ha replicato Francesco Petrotta dell'Associazione Portella. Sul posto anche Serafino Petta, 86 anni, sopravvissuto all'eccidio.
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