Continua l’emergenza rifiuti a Palermo, e dopo le battaglie in Consiglio comunale, anche nelle circoscrizioni il MoVimento 5 Stelle si è attivato per portare avanti tutte le azioni utili a incrementare la raccolta differenziata fino al raggiungimento dei minimi consentiti dalla legge, pari al 65% della raccolta stessa.
“Il Comune di Palermo può considerarsi come destinatario del provvedimento della Regione in quanto la raccolta differenziata si attesta su valori di circa il 15% - scrivono i consiglieri di circoscrizione del M5S - non rispettando i tempi previsti per l’avvio della raccolta Porta a Porta “Palermo Differenzia 2”, ad oggi attivato parzialmente, e non ha previsto il completamento della raccolta domiciliare sull’intero territorio comunale. Il Comune di Palermo, inoltre, non dispone ancora di Centri Comunali Raccolta e non ha istituito la figura dell’ispettore ambientale come previsto”.
Secondo gli esponenti pentastellati, se è vero che il Comune di Palermo ha notevoli responsabilità in merito al sistema fallimentare di gestione della raccolta differenziata, è altrettanto evidente come i comuni si ritrovino ad operare in un contesto normativo chiaramente privo di logica: mentre con l’Ord. 4/Rif. la Regione richiede ai comuni il raggiungimento delle percentuali minime di legge del 65% di RD entro il 30 giugno, nel Piano Stralcio per la gestione dei rifiuti, approvato in Commissione Ambiente all’ARS circa 2 settimane fa, lo stesso Governo Musumeci, in maniera del tutto schizofrenica, prospetta e pone l’obiettivo del raggiungimento del 35% di RD nell’arco di 2 anni e del 65% addirittura in 5 anni ( e non in 2 settimane).
Tra le misure urgenti e straordinarie per incrementare la raccolta differenziata, il M5S ha chiesto di provvedere alla raccolta porta a porta, con dismissione della raccolta stradale e di prossimità, e alla realizzazione dei Centri Comunali di Raccolta. Di ampliare e perfezionare la raccolta presso tutte le utenze non domestiche e nei mercati rionali settimanali della frazione organica, degli imballaggi in carta e cartone, imballaggi in plastica, imballaggi in legno e di tutti i rifiuti prodotti da tali attività. Tra le mozioni proposte dal M5S e già approvate nelle circoscrizioni di Palermo: quella per l’isola ecologica al parcheggio Basile, per la videosorveglianza in alcune aree nei quartieri Zen, Borgo Nuovo, Cruillas, Cep e Brancaccio, la mozione sugli ispettori ambientali e quella per promuovere la raccolta differenziata nelle scuole come attività formativa.
“I tempi sono strettissimi perché l’obiettivo del 30% di raccolta differenziata va raggiunto entro il 1 ottobre 2018 al fine di evitare il trasferimento dei rifiuti fuori dalla Sicilia con ulteriore aggravio di costi a carico dei cittadini - affermano i consiglieri comunali Antonino Randazzo e Concetta Amella - Purtroppo il sindaco Orlando continua ad essere sordo anche alle proposte di buonsenso, restando chiuso nella sua arroganza che ha portato la città di Palermo a riempirsi come fosse un vecchio cassonetto dell’immondizia abbandonato”.
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