Emiliano Puleo, il ragazzo di Partinico, arrestato durante le manifestazioni in occasione del G20 di Amburgo, resterà in carcere. È quanto deciso dal giudice durante l’udienza di convalida che si è tenuta ieri, respingendo così la proposta di liberazione su cauzione formulata dalla difesa.
La stessa sorte è toccata qualche giorno fa anche agli altri due siciliani arrestati durante le contestazioni del G20, Alessandro Rapisarda e Orazio Sciuto, di Catania.
"Siamo preoccupati perché la vicenda sta acquisendo, giorno dopo giorno, contorni sempre meno giudiziari e sempre più politici e punitivi" dice Valentina Speciale, segretaria del circolo di Rifondazione Comunista di Partinico. D'accordo con la segretaria, anche il parlamentare tedesco Martin Dolzer del partito Die Linke che dopo il colloquio avuto con Emiliano in carcere, ha affermato che "attualmente in Germania contro gli italiani che hanno contestato il G20 è in atto un vero e proprio accanimento".
Dopo l'esito negativo dell'udienza di convalida, Rifondazione Comunista fa sapere che impugnerà l'ordinanza cautelare dinanzi al giudice del riesame tedesco. "Speriamo - dichiara Vincenzo Fumetta, segretario provinciale del partito - in un atteggiamento più imparziale e meno permeabile alle pressioni della politica e dei media teutonici, che invocano il pugno di ferro contro i manifestanti stranieri individuati come “capro espiatorio” di una fallimentare gestione dell'ordine pubblico".
Secondo il segretario "in Germania nei confronti dei manifestanti hanno applicato leggi speciali che in Italia sarebbero sicuramente incostituzionali, come quella che prevede la possibilità di prolungare il fermo fino a 14 giorni".
Per accendere i riflettori su quello che sta accadendo e sollecitare l'intervento immediato delle istituzioni italiane domani, alle 17,30, davanti alla Prefettura si terrà un presidio di solidarietà. "Le istituzioni italiane, a tutti i livelli - ammonisce il segretario regionale di Rifondazione Comunista Sicilia, Mimmo Cosentino - non possono tacere né stare a guardare”.
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