La proroga della rottamazione auto è stata inserita nel decreto milleproroghe varato dal Consiglio dei Ministri. Lo ha riferito il ministro delle Infrastrutture Antonio Di Pietro al termine della riunione a Palazzo Chigi. Cambiano i paletti: nel 2008 la rottamazione sarà estesa anche alle autovetture Euro 2 immatricolate prima del gennaio 1997. Il bonus sarà di 700 euro, più un anno di bollo gratis, solo se le nuove vetture da acquistare (euro 4 e 5) rispetteranno specifici limiti di inquinamento (140 grammi di co2 per la benzina, 130 per il diesel). Arriva inoltre la norma 2 per 1 - per rottamare 2 vetture ed acquistarne una nuova con un aumento del 'bonus' a 1.200 euro - e la possibilità di ottenere uno sconto fiscale anche per chi rottama l'auto ed aderisce ad un 'car sharing'.
Il ministro dell'Ambiente Pecoraro Scanio ha dato il suo personale via libera alla rottamazione "con due condizioni": che ci sia un contributo per tre anni per l'abbonamento al trasporto pubblico e che ci sia il maxibonus per chi rottama due auto. "Altrimenti - ha detto - il mio è un voto contrario". Pecoraro Scanio ha spiegato che in questo modo "si abbandona il vecchio concetto di rottamazione e si punta a diminuire il parco auto circolante".
"Abbiamo rafforzato, rispetto allo scorso anno, gli obiettivi ambientali, favorendo un parco auto decisamente più ecosostenibile e intensificando le misure che incentivano il ricorso al trasporto pubblico locale". Così il ministro per lo Sviluppo economico, Pier Luigi Bersani commenta "con soddisfazione le norme inserite nel decreto cosiddetto milleproroghe approvato oggi dal Consiglio dei Ministri", relative alla proroga della rottamazione.
"Norme che - spiega Bersani in una nota - incentivano l'acquisto di auto euro 4 ed euro 5 (con basse emissioni di polveri inquinanti) e di auto con ridotte emissioni di Co2". E "prevedono un forte bonus per chi rottama il proprio mezzo senza sostituirlo e aderisce al servizio di car sharing", aggiunge Bersani sottolineando che "questa decisione va a completare le scelte già fatte nella Finanziaria di quest'anno, vale a dire 'piu' rinnovabili, più risparmio energetico negli edifici e nelle industrie. Si saldano i grandi obiettivi di tutela ambientale con la qualificazione dei consumi, lo stimolo alla crescita e all'occupazione", conclude il ministro.