“Il Movimento 5 stelle a Palermo di fatto si sta sfaldando, ormai ci sono divergenze di intendere l’attività politica, che poi sono anche differenze valoriali. I contrasti hanno a che fare con la visione del movimento a Palermo e in Italia e poi non è nuova la mia posizione rispetto alla linea politica nazionale del Movimento”. Lo afferma Ugo Forello, già candidato sindaco dei grillini, all’indomani della seduta in Consiglio comunale in cui si è dichiarato ‘indipendente’ a seguito della comunicazione della collega di Movimento Concetta Amella con la quale ha affermato di essere la nuova capo gruppo.
“L’alleanza con la Lega a mio parere non è più sostenibile o non più a lungo sostenibile – dice Forello – abbiamo delle posizioni politiche da difendere, vedremo nei prossimi giorni come riorganizzare la nostra attività politica all’interno del Consiglio, la nostra non è una posizione definitiva ma ritengo che ci siano poche possibilità di collaborazione”. Sulla dichiarazione di ‘indipendenza’ di Forello, bocche cucite da parte di Concetta Amella, Tony Randazzo e Rosalia Lo Monaco. Sulla questione ci sarebbe al momento la consegna del silenzio.
Dopo le polemiche di fine anno sulla presunta sostituzione del capogruppo ed ex candidato a sindaco Ugo Forello nel gruppo M5s (5 consiglieri) al comune di Palermo continuano i dissapori e le divergenze tra i grillini. Con Forello sembra schierarsi anche Giulia Argiroffi, ma nessuno dei due dice apertamente di lasciare il M5s e magari confluire nel gruppo misto, per ora si dichiarano ”indipendenti”.
“La divergenza con alcuni consiglieri non è soltanto politica ma anche su questioni valoriali – afferma Giulia Argiroffi -. Sono una portavoce eletta con il M5S, non faccio parte di micro gruppi, né di correnti, né altro. Per poter continuare a condividere il mio percorso del M5S in Consiglio con gli altri componenti del gruppo pretendo chiarezza e trasparenza rispetto a fatti che considero gravi accaduti nei giorni scorsi, come la perdita di dati sensibili nella mail istituzionale del gruppo consiliare che sembrerebbe non essere stata causata da un hackeraggio. Sono e rimango nel Movimento 5 Stelle e sono anche molto orgogliosa della parte costruttiva che condivido con numerosi attivisti e cittadini motivati e competenti. Venerdì pomeriggio – aggiunge – a Palazzo delle Aquile – racconteremo i 18 mesi di lavoro e i tanti contenuti realizzati”.
Ma la questione del capo gruppo era stata già affrontata nel novembre scorso quando era stato eletto Tony Randazzo, che di fatto non l’ha svolto. “Abbiamo sempre privilegiato l’alternanza uomo-donna nel ruolo di capo gruppo, una regola che ci siamo dati fin dall’inizio, la mia elezione a capo gruppo non si è mai formalizzata, diciamo per errori di comunicazione al nostro interno, abbiamo deciso di far concludere la sessione di bilancio a Forello e poi è emersa da parte di Concetta Amella una nuova disponibilità, che non aveva dato a novembre, quindi a dicembre è stata eletta capo gruppo”.
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