Il Gip di Termini Imerese ha convalidato il fermo di Giovanni Guzzardo, l'uomo fermato nella notte tra giovedì e venerdì in un casolare a Montemaggiore Belsito e accusato dell'omicidio di Santo Alario, con cui si era allontanato alcuni mesi fa. I due, partiti in auto da Capaci verso Caccamo, erano spariti il 7 febbraio scorso. Difeso dall'avvocato Francesco Caratozzolo, davanti al Gip l'indagato si è avvalso della facoltà di non rispondere.
Dopo essersi allontanati in auto, dei due non si era saputo più nulla; le uniche prove del viaggio in automobile erano i video mandati da Alario alla compagna su WhatsApp, che ritraevano i due mentre si aggiravano nel territorio di Ventimiglia di Sicilia; "Sto andando a sbrigare una cosa e poi ti dico", diceva Alario alla donna. L'auto era stata poi ritrovata nella zona della Diga Rosamarina.
Da allora tutto era rimasto in silenzio, nonostante gli appelli della famiglia Alario e le forti preoccupazioni della madre per lo strano atteggiamento dell'uomo, fino a quando le indagini non hanno portato alla tragica svolta: Guzzardo è stato ritrovato e arrestato nelle campagne di Termini Imerese, con l'accusa di aver ucciso Alario.
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