Dopo alcuni giorni di trattative, si è concluso lo sgombero del campo nomadi della Favorita di Palermo. Tutte le 58 persone, presenti nelle baracche, appartenenti a 13 famiglie, sono state fatte allontanare. Oggi tutto si è svolto in maniera tranquilla anche se nei giorni addietro non sono mancati i momenti di tensione. Presenti sul posto polizia municipale, carabinieri, personale del 118 con un'ambulanza. Uomini, donne e bambini saranno portati in strutture messe a disposizione del Comune.
Già lo scorso mercoledì il comune, dopo la disposizione della procura, aveva abbattuto nove baracche risultate, in quel momento, vuote. Ne rimangono in piedi ancora 16 che verranno buttate giù nei prossimi giorni. Quando non ci saranno più strutture si procederà alla bonifica dell'area. La zona è occupata abusivamente dal 1990 e sono state realizzate strutture pericolose per chi le abita; non ci sono bagni, fogne e scarichi regolari. Cumuli di rifiuti, anche amianto, invece, sono per terra.
Campo Rom della Favorita. Sinistra Comune: "Sgombero non interrompa percorso intrapreso”
Dichiarazione dei consiglieri comunali di Sinistra Comune: Barbara Evola, Katia Orlando, Marcello Susinno e Fausto Melluso "Negli ultimi mesi il Comune di Palermo, ed in particolar modo l’Ufficio “La casa dei diritti”, hanno fatto un lavoro fondamentale per aiutare le famiglie del campo ad uscire da precarietà e insicurezza. Un impegno che ha permesso di passare da oltre cento presenze a meno della metà, con attenzione e cura alle situazioni giuridiche individuali e individuando percorsi individualizzati di sostegno ed accompagnamento alla fuoriuscita.
L' accelerazione sulla chiusura del campo ha determinato la necessità di individuare soluzioni abitative emergenziali per i nuclei ancora presenti. E'importante però non interrompere i progetti in corso e che, soprattutto, continui ad essere garantita la possibilità ai minori di frequentare le scuole. Diversi istituti vicini al campo hanno infatti garantito a tutte e tutti gli studenti sostegno nel loro percorso educativo, abbattendo pregiudizi e lavorando per attuare il principio costituzionale di una Scuola inclusiva. Su questi elementi vigileremo."
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