Sicilia, Fiumefreddo si è dimesso. Al suo posto Giusy Furnari Luvarà

Dopo i recenti scandali e le accuse nei suoi confronti, l'avvocato catanese ha deciso di farsi da parte. In giunta entra la messinese che il governatore voleva come sindaco della città dello Stretto nel 2013

di Palermomania.it

| Pubblicata il: 16/04/2014 - 11:35:30

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Nel giorno in cui il Crocetta-bis dovrà presentarsi davanti alla dura prova dell’Ars, il governo perde un pezzo, forse il più discusso degli ultimi giorni. Antonio Fiumefreddo, nominato assessore solo qualche giorno fa, l’avvocato catanese ha annunciato le sue dimissioni dopo le recenti critiche e le accuse ricevute.

Nella lettera indirizzata al presidente della Regione, Fiumefreddo osserva: "La violenza degli attacchi subiti in questi giorni, con il ricorso spregiudicato alla calunnia in un crescendo irrefrenabile di aggressioni, non mi stupisce giacché so bene che combattere Cosa Nostra se mette a repentaglio la nostra vita, insieme e prima di tutto attenta alla nostra reputazione così da confondere ogni cosa; è un metodo vecchio ma sempre in uso. Quel tipo di belva, che è il mafioso, inizia con l'adulazione dei suoi nemici ma quando si accorge di non avere presa ed allora passa ad infangare ed isolare, infine, se tutto è vano, uccide. A questa consapevolezza si aggiunge la mia fede, che è il credo in Gesù, figlio di Dio nato dalla Vergine, crocifisso morto e resuscitato, cosicché l'indicibile dolore provocatomi in questi giorni è piccola croce rispetto a quella imposta al Cristo, ma completa, umilmente, quelle sofferenze sante mentre sono già beati quanti sono perseguitati a causa della fede, e quanti perseguono la giustizia. Caro presidente - si legge ancora nella nota -, non posso accogliere il tuo invito affettuoso ad accettare il prestigioso incarico di assessore”.

Al suo posto ai Beni culturali arriva la messinese Giusy Furnari Luvarà, indicata anche dagli stessi Drs (movimento cui faceva capo anche Fiumefreddo, ndr) che lo stesso Crocetta avrebbe voluto, nella primavera del 2013, come candidato sindaco del centrosinistra nella città dello Stretto.
Una mossa da "due piccioni con una fava" per Crocetta: via il contestato Fiumefreddo e dentro un assessore di Messina, tanto invocato da alcuni partiti alleati.