La Guardia di finanza ha sequestrato beni per un valore di 500mila euro a l'ex abate Pietro Vittorelli, 53 anni, rimasto alla guida dell'Abbazia di Montecassino dal 2007 a giugno 2013, quando era stato costretto a rinunciare al suo incarico.
Il religioso si sarebbe impossessato del denaro destinato alle opere caritatevoli per spenderlo in viaggi in Brasile, hotel di lusso e anche ecstasy. Per questi motivi è indagato con l'ipotesi di appropriazione indebita aggravata dall'abuso di relazioni d'ufficio.
L'inchiesta è partita dopo la segnalazione dell’Uif, l’Unità di informazione finanziaria di Bankitalia. Sono così partiti i primi accertamenti fino all'indagine della guardia di Finanza che ha svelato la vita pazza ed extralusso dell’abate.
Secondo l'accusa, le somme sottratte sarebbero state riciclate in varie tranche, dopo essere transitate su conti correnti gestiti dal fratello, intermediario finanziario, prima di tornare, sempre stando alle indagini, nella disponibilità di Vittorelli, che aveva accesso illimitato ai conti dell'Abbazia di Montecassino.
Secondo quanto riporta il Corriere della Sera, i soldi sarebbero stati presi per "viaggi all'estero con preferenza per il Brasile", cene in ristoranti di lusso, e uso di droga ecstasy (fu segnalato al prefetto nel 2010).
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