Sotto torchio i capigruppo dell’Ars indagati dalla Corte dei conti per alcune difformità riscontrate nei rendiconti del Palazzo dei Normanni. Trentatré le pagine trasmesse alla presidenza dell'Ars. Richieste di scontrini, fatture, volantini, manifesti pubblicitari per iniziative pubbliche: sono tanti i punti a cui i capigruppo dovranno rispondere adesso entro trenta giorni.
Il caso riguarda i cosiddetti stabilizzati: una ottantina di persone entrata negli anni al seguito dei deputati per chiamata diretta e poi appunto confermata a tempo indeterminato alla fine di ogni legislatura.
E chi si chieda quali siano le contestazioni? C’è n’è per tutti i gusti. Dalle incongruenze sulle buste paga ai rimborsi spese. Ecco alcuni dei casi più curiosi.
Auto in leasing e ristoranti: dai soldi addebitati al leasing auto dal gruppo Pd come "rivalsa costo gestione di sinistro", alle fatture relative a due ristoranti e allegate dal Ncd sotto la voce "Spese per attività promozionali, di rappresentanza, convegni e attività di aggiornamento".
Si continua con eventi e campagne pubblicitarie. Sotto la lente degli investigatori anche la cifra pagata da Fi alla ditta Alessi per una campagna pubblicitaria. I magistrati contabili chiedono di avere i documenti di quella campagna per capire se "sia stata effettivamente a favore del Gruppo e non del partito". Stessa cosa per alcune incontri organizzati sempre da Fi all'International Airport di Catania, all'Hotel Federico II di Enna e all'Hotel Villa Itria di Viagrande, con conti dai 300 ai 650 euro.
Sino ad arrivare a spese per cancelleria e necrologi. Singolare la richiesta rivolta al gruppo Megafono- Lista Crocetta. I magistrati, in questo caso fanno notare il costo "fuori mercato" per le risme di carte e i blocchetti di post it "verosimilmente annotati per errore", scrivono. Sotto esame anche le spese per il personale. Che riguardano più o meno a tutti i gruppi: dal M5S a Lista Musumeci. Anche se in un caso, per i dipendenti di Sicilia democratica, vengono richiesti persino i curriculum, "al fine di poter verificare la corretta equiparazione delle qualifiche". Ragguagli anche su due necrologie pagate dal gruppo Lista Musumeci a dicembre del 2013 e ad agosto 2014. Di cui i magistrati chiedono di vedere il testo.
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