Pugno duro del Governo sugli sprechi di Regioni e Province. Il Consiglio dei ministri ha approvato un decreto legge sulla trasparenza e la riduzione dei costi degli apparati politici regionali nell'obiettivo di assicurare una gestione amministrativa e contabile efficiente, trasparente e rispettosa della legalità.
Il dl approvato in Cdm taglia il numero di consiglieri e assessori: la riduzione dovrà essere realizzata entro 6 mesi dall'entrata in vigore del dl, ad esclusione delle Regioni in cui è prevista una tornata elettorale per le quali il limite verrà applicato dopo le elezioni.
I finanziamenti e le agevolazioni in favore dei gruppi consiliari, dei partiti e dei movimenti politici vengono decurtati del 50% e adeguati ai livello della Regione più virtuosa. Sulle spese dei gruppi consiliari inoltre arriva un meccanismo di trasparenza che prevede la tracciabilità, oltre al controllo della Corte dei Conti e della Guardia di Finanza. Il decreto inoltre obbliga anche le Regioni ad attenersi alle regole statali in materia di riduzione di consulenze e convegni, auto blu, sponsorizzazioni, compensi degli amministratori delle società partecipate.
Novità anche per la scuola. Nel dl sviluppo è infatti previsto dal prossimo anno scolastico "un libro in forma cartacea ridotto mentre studenti e professori avranno a disposizione un compendio più ampio in forma digitale su cui costruire il proprio percorso", ha spiegato il ministro Francesco Profumo.
Il Consiglio dei ministri ha infine approvato un dl su agenda digitale e start up che, ha spiegato il premier Monti, "sarà in grado di trasformare l'Italia" perchè "la trasmissione del sapere, la condivisione dell'informazione, la possibilità di sviluppare l'imprenditoria attraverso un forte rapporto con i mercati internazionali, la connettività, i servizi ai cittadini costituiscono le basi per recuperare il gap che divide l'Italia dagli altri Paesi".
"Possiamo immaginare quale effetto può avere sull'immagine dell'Italia - ha commentato il premier Monti - quando si verificano episodi di evasione fiscale o corruzione. Che può pensare un cittadino straniero quando vede scorrere certe immagini di festini inqualificabili alla televisione? Per l'Italia è un danno incalcolabile". "Il decreto sulla trasparenza sui costi degli apparati politici - ha aggiunto - è una misura richiesta dagli stessi presidenti delle Regioni e dai cittadini, che dopo i fatti inqualificabili che sono successi, sono indignati che a loro si richiedano sacrifici anche pesanti mentre mondo politica sembra essere esentato".
Fonte: redazione palermomania.it
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