L’attore russo Ivan Okhlobystin, ex prete ortodosso, non scherza affatto: dopo le dure parole pronunciate lo scorso dicembre (“Brucerei i gay nei forni”, aveva detto), il popolare personaggio televisivo è tornato ad esternare il suo disprezzo nei confronti degli omosessuali. E questa volta lo fa proponendo al presidente Vladimir Putin la reintroduzione del reato penale di “sodomia”: la legge fu istituita nel 1934, durante il regime stalinista, e prevedeva il “crimine di omosessualità”, con pene di reclusione fino a sette anni in caso di aggravanti come la violenza e il rapporto con minori. Il decreto è stato abolito nel 1993.
Ma vivere in Russia, per gli omosessuali, continua ad essere particolarmente problematico a causa delle continue intolleranze della popolazione conservatrice: dall’estate dello scorso anno, per esempio, vige una regola che punisce con multe salate o perfino con la detenzione chiunque venga sorpreso a manifestare il proprio sostegno alla comunità gay.
Lo stesso presidente russo Putin è finito nell’occhio del ciclone dopo l’approvazione di questi provvedimenti, soprattutto dal momento che la Russia, e Sochi in particolare, ospiteranno le prossime Olimpiadi invernali. Ma Putin ha precisato che “tutti saranno i benvenuti a Sochi, indipendentemente dal loro orientamento sessuale”.
Fonte: palermomania.it
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