Antonio Di Pietro oggi presente nell'aula bunker del carcere Ucciardone di Palermo, per il processo di appello Stato-mafia.
L'ex pm di "Mani pulite" depone davanti alla Corte d'assise d'appello presieduta da Angelo Pellino (giudice a latere, Vittorio Anania) come teste dalla difesa degli ex ufficiali del Ros Mario Mori e Giuseppe De Donno.
Tra i temi gli incontri avuti con il giudice Paolo Borsellino dopo la strage di Capaci. Oggi la Corte dovrebbe anche decidere - dopo avere sentito le parti processuali - in che veste sentire l'ex premier Silvio Berlusconi, citato dalla difesa di Marcello Dell'Utri (che in primo grado e' stato condannato a 12 anni). Richiesta a cui si e' associata pure l'accusa. La deposizione di Berlusconi era stata fissata per oggi ma l'ex premier aveva gia' comunicato un impedimento per motivi istituzionali. Inoltre i legali - Nicolo' Ghedini e Franco Coppi - avevano trasmesso una nota con una allegata certificazione che attesta che Silvio Berlusconi è indagato a Firenze. Per questa ragione i legali hanno chiesto di sciogliere preliminarmente la veste con cui il loro assistito deve essere sentito. Un nodo che la Corte di assise dovrebbe sciogliere oggi. L'udienza e' iniziata con la deposizione di Giacinto Siciliano, ex direttore del carcere di Milano-Opera.
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