Aveva tentato il suicidio nel carcere di Saluzzo ed era stato trasferito all’ospedale di Savigliano (Cuneo), ma le lesioni che si erano procurate erano troppo gravi. È morto così un detenuto palermitano di 46 anni, sottoposto al regime di “alta sicurezza”.
"Purtroppo - afferma Leo Beneduci, segretario generale dell'Osapp (organizzazione sindacale autonoma polizia penitenziaria)- si tratta dell'ennesima vita persa nelle carceri italiane. Nonostante lo strenuo impegno degli agenti. Ma non dimentichiamo che ad ogni morte per suicidio corrispondono dieci tentativi vanificati grazie alla costante attenzione della polizia penitenziaria".
"Il decesso - continua Beneduci - ha tra le cause oscure anche la gravissima carenza di organico del personale del Corpo, costretto per esempio a Saluzzo ad aprire un nuovo padiglione per duecento detenuti in più senza alcun rafforzamento laddove già sussisteva una carenza di ottanta su 256 unità previste".
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