Quando un cambiamento temporaneo diventa definitivo, a volte l'abitudine porta ad accettarlo, quasi dimenticando lo stato precedente delle cose. Di certo però non è il caso del cantiere di via Roma per i lavori a un collettore fognario. Circa sette mesi fa il "tratto della discordia" della trafficatissima via palermitana, tra via Cavour e via Guardione, era stato chiuso per lavori preannunciati come routinari ed efficaci. La realtà però è ben altra: i lavori sono già in ritardo di cinque settimane perché durante gli scavi sono stati trovati dei cavi Telecom totalmente fuori posto, e non c'è ancora un accordo per spostarli.
Il Comune di Palermo si sta giocando la credibilità, e oltre a far sapere di non avere alcuna responsabilità nella vicenda, ha annunciato che invierà una diffida ufficiale tramite l’avvocatura comunale. "Non si può tenere sotto scacco la città in questo modo", dice Emilio Arcuri, assessore comunale ai Lavori pubblici, che chiede a Telecom un'assunzione di responsabilità e la conseguente attivazione tempestiva per risolvere il problema.
Telecom rispedisce le accuse al mittente, attenendosi al mai nascosto impegno a rimuovere i cavi in tempi tra i 30 e i 45 giorni.
Per via dello "scherzetto" dei cavi fuori posto, tra il malcontento dei residenti, dei commercianti e degli automobilisti di passaggio, il dato di fatto è uno solo: via Roma è percorribile fino a via Cavour, dove si apre un bivio per aggirare l'ostacolo del cantiere, che complica (e non di poco) la viabilità cittadina e genera un caotico traffico. E sembra che sarà così ancora per un po'. Ma senza farci l'abitudine, perché poi si dimentica.
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