Dopo il caso di alcune settimane fa a villa Giulia, continuano le spiacevoli aggressioni ai minorenni in città. Ieri pomeriggio, nella zona di villa Tasca, un ragazzo di 17 anni è stato derubato e picchiato da due coetanei mentre si trovava alla fermata dell’autobus e, dopo aver tentato una colluttazione con gli aggressori, ha avuto la peggio.
I due bulli 19enni, conosciuti già come malviventi nella zona, avrebbero rubato l’orologio del minorenne e dinanzi all’inaspettata reazione della vittima, hanno iniziato a colpirlo con calci e pugni, fratturandogli violentemente il setto nasale.
Tornato a casa, con il volto insanguinato, il ragazzo ha chiesto aiuto al padre, il quale, sceso per strada, ha raccontato tutto agli agenti. Le ricerche dei poliziotti hanno subito intercettato i malviventi che hanno ammesso la loro colpevolezza, ma poi si sarebbero giustificati, dicendo: “Abbiamo agito per scherzo, ma forse abbiamo esagerato”, motivazioni che non hanno evitato l’arresto.
I due si trovano adesso agli arresti domiciliari, mentre la vittima è ricoverata in ospedale per trauma cranico e setto nasale fratturato.
Se la violenza è considerata uno gioco, allora è un fuoco con cui non bisogna scherzare. Urge un evidente intervento educativo da parte delle comunità cui i giovani si rapportano, poiché episodi tali sono la prova di un loro fallimento.
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