A confermare che freddezza e indifferenza da parte di chi finora ha scelto di disertare lo stadio, nei confronti del Palermo sono in questa fase sentimenti esclusivamente scaturiti dal compromesso rapporto con Zamparini, è l’atmosfera di palpabile preoccupazione che, in città, sembra respirarsi dopo la sonora batosta subita dai rosanero a Empoli; roba che neanche l’inaspettata debacle interna con il Cittadella (a proposito, da tenere sotto stretta osservazione i veneti, tornati a farsi sotto dopo la vittoria in casa del Perugia) . Sensazioni sinistre inquietano i tifosi, che hanno ancora sotto gli occhi le giocate dello spauracchio Capuano, punta di diamante di un avversario apparso nel complesso davvero fin troppo superiore. Chi ha a cuore le sorti di questa squadra, per la prima volta scopre di avere paura, paura matta che la serie A possa sfuggire. Perché in fondo, in cuor loro, anche i più scettici , vuoi per il cammino regolare mantenuto da Nestorovski e compagni, vuoi per il modesto livello tecnico di questa serie B, cominciavano a credere che uno dei due posti utili per ottenere la promozione diretta fosse cosa fatta o quasi. Quasi perché si sa’, il torneo cadetto è lungo e tutto può succedere ma soprattutto perché, se tra le big il Bari sembra troppo incostante, un po’ come il Parma, ad oggi la forma super di Frosinone ed Empoli fa riconsiderare tremendamente plausibile in casa Palermo l’infernale appendice dei play off. Chi adesso deve dimostrare che quanto successo non è che un incidente di percorso, dal quale semmai ripartire più forti e convinti di prima non può che essere la squadra, intesa proprio come quel gruppo di ferro che il bravo Tedino è riuscito a plasmare. Intanto, tutti a rapporto dal presidente, che a Firenze, ieri, ha voluto fare il punto della situazione con l’allenatore e il ds Lupo. “Correvano il doppio di noi e ciò che più non mi piaciuto è stato l’atteggiamento difensivo. Contro il Foggia – ha detto il Zamparini–, squadra che un mio amico ha definito una sorta di baby Empoli, bisognerà capire che l’approccio dovrà essere diverso di quello adottato ad esempio nei confronti del Brescia, in quanto anche i pugliesi hanno giocatori sguscianti capaci di bruciare sullo scatto i nostri difensori”. Il patron, che ha tenuto a sottolineare come il recente mercato invernale sia stato condizionato dai problemi societari, si è anche rammaricato per le assenze di giocatori ritenuti indispensabili quali Murawski e Rispoli ma anche della perduta vena realizzativa di capitan Nestorovski. Incisivo e chiaro il commento del ds Lupo, che ammette come “questa squadra ogni tanto molla, cosa che non puoi permetterti quando sei in corsa per ottenere la promozione, perché – continua Lupo - la costanza di risultati e di rendimento sta alla base del successo finale. Adesso testa bassa e pedalare per riprendere dal punto in cui eravamo arrivati prima del Castellani”. Intanto, l’ambiente freme, già voglioso di capire di che spessore sarà la voglia di riscatto del gruppo. Una cosa è certa: lunedì 12 febbraio alle 20.30, nel posticipo serale e in un Barbera che grazie al drastico ribasso del costo dei biglietti (nonostante l’indomani sia un giorno lavorativo) potrebbe fare registrare qualche presenza in più tra gli spalti , il Palermo, che contro il Foggia ha l’obbligo di vincere, sarà già conoscenza dei risultati di Frosinone ed Empoli, dirette concorrenti per la promozione entrambe impegnate nelle difficili trasferte di Bari e Ascoli. Iniziano già i primi calcoli.
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