Il cda di Mediaset ha deciso di “non presentare alcuna offerta all’asta” per i diritti tv di Seria A 2018-2021. La stessa scelta è stata presa anche da Tim.
Hanno invece fatto pervenire la propria offerta Sky, Perform Group (per i pacchetti C1 e C2, ovvero Web e Tlc) e Italia Way, società collegata all’imprenditore Francesco Di Stefano, fondatore di Europa 7.
La nota del biscione. In coerenza con l'esposto presentato all'Autorità Garante della Concorrenza al fine di ottenere una nuova formulazione del bando per l'assegnazione dei diritti tv Serie A 2018-2021, il Consiglio di Amministrazione Mediaset ha deciso di non presentare alcuna offerta all'asta che si è conclusa in data odierna.
Al di là dei contenuti sportivi e dei valori economici attribuiti ai singoli pacchetti, ribadiamo che la formulazione dell'invito a presentare offerte è totalmente inaccettabile in quanto abbatte ogni reale concorrenza e penalizza gran parte dei tifosi italiani costretti ad aderire obbligatoriamente a un'unica offerta commerciale. Mediaset si riserva di ricorrere in tutte le sedi competenti.
In ogni caso, l'esito dell'asta odierna non avrà alcun effetto sull'offerta calcistica Mediaset della prossima stagione: da agosto 2017 gli abbonati di Premium godranno sempre di tutti i match delle principali squadre della Serie A e soprattutto della Champions League in esclusiva assoluta.
Sappiamo che molti operatori avranno interesse a creare confusione, a sovrapporre il futuro con il presente, ma il pubblico deve essere informato correttamente: il gran calcio della prossima stagione sarà su Mediaset.
Da Sky e Perform Group sono arrivate offerte per 4 dei 5 pacchetti all'asta per i diritti tv della Lega Serie A 2018-21 ma solo una supera il minimo richiesto. Quindi non è escluso che l'assemblea dei club decida la non assegnazione, possibilità prevista dal bando in caso di pacchetti rimasti invenduti, avviando una nuova asta senza procedere a trattativa privata.
Lega Serie A e l'advisor Infront hanno costruito questo bando con l'obiettivo di incassare almeno un miliardo di euro a stagione, esclusi diritti tv accessori e internazionali. Secondo quanto filtra, Sky avrebbe offerto 230 milioni di euro, 30 più del minimo richiesto, per il pacchetto A, per la trasmissione sulla piattaforma satellitare delle partite di 8 squadre, fra cui Juventus, Napoli, Milan e Inter (248 eventi totali).
Sky avrebbe poi fatto un'offerta da 210 milioni di euro per il pacchetto D (quotato almeno 400 milioni di euro) che copre le gare di 12 squadre, fra cui Roma, Lazio, Torino e Fiorentina, per un totale di 324 eventi di cui 132 in esclusiva, incluso il derby della Capitale.
L'altro soggetto in corsa, Perform Group, stando alle indiscrezioni, avrebbe proposto offerte ben al di sotto del minimo richiesto per i pacchetti C1 e C2, che insieme comprendono i diritti tv per la piattaforma internet (rimasti invenduti nel bando per il triennio in corso) delle stesse squadre del pacchetto A e sono stati proposti al mercato con un prezzo di minimo 100 milioni di euro ciascuno.
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