Sebastian Vettel trionfa nel Gp di Ungheria e la Ferrari torna sul gradino più alto del podio. Una partenza a razzo e una gara perfetta per il tedesco del Cavallino rampante. Vettel firma un’impresa, batte le Mercedes e conquista il Gp d’Ungheria.
«Merci Jules, questa vittoria è per te, sarai sempre nei nostri cuori», questa la dedica speciale di Vettel a Jules Bianchi dopo aver tagliato il traguardo nelle comunicazioni via radio con i box. Immancabile, poi, l’esultanza in italiano: «Grandi ragazzi, grandi, grandi».
Il tedesco, al comando fin dal primo giro, si è imposto davanti alle due Red Bull del russo Daniil Kvyat e dell’australiano Daniel Ricciardo al termine di una gara spettacolare e ricca di colpi di scena. Male la Mercedes: sesto Lewis Hamilton, ottavo Nico Rosberg, dopo essere stato secondo fino a tre giri dalla conclusione, attardato poi da una foratura che lo ha costretto al rientro ai box.
Bene, finché è rimasto in pista, anche Raikkonen che per metà gara ha occupato il secondo posto. L’ingresso della safety car, però, lo ha penalizzato e un problema tecnico l’ha costretto al definitivo ritiro.
Per Vettel è la seconda vittoria con la Ferrari dopo quella ottenuta alla seconda gara in Malesia.
Durante la diretta c’è stato anche un fuoriprogramma. Il telecronista Rai, Gianfranco Mazzoni, se l’è presa platealmente contro la regia internazionale che è diretta da Bernie Ecclestone. Secondo il giornalista, il capo della F1 ha ordinato di non inquadrare le rosse di Maranello nonostante stessero dominando il gran premio per una lite avuta nei giorni scorsi con i vertici della Ferrari: «Tutto questo è vergognoso», ha sbottato Mazzoni.
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