Roma e Inter finiscono nel mirino della Uefa. Insieme ad altri cinque club che disputano le coppe europee nella stagione in corso (Liverpool, Monaco, Besiktas, Sporting Lisbona e Krasnodar) i club italiani sono al centro di “indagini formali” per possibili violazioni del Fair Play finanziario tra il 2012 e il 2013.
Secondo la Uefa, i sette club "hanno rivelato un deficit di bilancio sulla base dei periodi contabili che chiudono nel 2012 e 2013 e dovranno fornire informazioni supplementari a ottobre e novembre, e verranno monitorati durante le prossime settimane prima dei termini fissati”.
Non si è fatta attendere la replica da parte della Roma che, in una nota, ha garantito la massima collaborazione con la federazione europea: "Siamo felici di aprire un dialogo costruttivo con la Uefa su questo tema: siamo certi che verranno riconosciuti i risultati ottenuti finora e che la nostra politica societaria possa essere considerata un modello per futuri investimenti nel calcio europeo. AS Roma sostiene gli sforzi fatti fin qui dalla Uefa a favore del Financial Fair Play, al fine di garantire una stabilità finanziaria nel settore calcio: tutto questo è in perfetta sintonia con le nostre strategie societarie. Soltanto tre anni fa l'attuale proprietà ha rilevato un Club in evidente difficoltà economica e ha messo in chiaro sin da subito che la Società sarebbe stata gestita come un'azienda finalizzata a massimizzare i successi economici di pari passo con le prestazioni sportive. Siamo davvero orgogliosi dei traguardi economici e agonistici raggiunti nel breve termine e siamo ancora più ottimisti guardando al futuro che ci aspetta".
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