Non poteva iniziare in un modo migliore l’avventura di Antonio Conte sulla panchina della Nazionale. L’Italia si è imposta con un 2-0 finale, grazie alle reti siglate da Immobile in apertura e da De Rossi su rigore, e tante occasioni pericolose create. Gli azzurri hanno giocato con grinta e voglia di dimostrare che il gruppo c’è, è unito e vuole uscire da un periodo davvero buio per il nostro calcio.
La rivoluzione di Conte è appena iniziata e sembra già funzionare. Grande intesa in mezzo al campo e in attacco, nonostante una coppia, quella composta da Immobile e Zaza, che alla vigilia destava qualche preoccupazione.
L’Italia di stasera ha zittito gli scettici, ha ridato gioia e speranza ai tifosi. Vietato esaltarsi troppo però, è solo la prima partita. Anche se con il tecnico leccese non dovrebbe esserci questo pericolo. Lo spirito e la determinazione vista al “San Nicola” dagli azzurri dovrà essere riproposta in campo già martedì prossimo contro la Norvegia, nel match d’apertura delle qualificazioni a Euro 2016.
La partita
Primo tempo: Per affrontare l’Olanda, terza al Mondiale in Brasile, Antonio Conte si affida al modulo che ha fatto le fortune della sua Juventus, il 3-5-2, con Sirigu tra i pali, De Rossi in cabina di regia davanti alla difesa, composta da Astori, Bonucci e Ranocchia; sulle corsie esterne De Sciglio e Darmian, mentre in attacco spazio a Immobile e Zaza. Il tecnico schiera tra i titolari anche Marchisio a centrocampo, affiancato dal suo pupillo Giaccherini.
Pronti, partenza, via e subito la scelta di far restare a casa Balotelli e di lanciare Immobile dal 1’ viene ripagata: lancio dalle retrovie di Leonardo Bonucci che sorprende la difesa degli Orange, Immobile controlla, scarta Cillesen e deposita la sfera in fondo al sacco. Al primo affondo l’Italia passa in vantaggio per 1-0 al 3’. I 45mila del “San Nicola” di Bari, dove proprio Conte conquistò la promozione in Serie A nel giugno 2009, si infiammano e gli azzurri spingono con Darmian. Gli olandesi sono spaventati, ma cercano il pari con una conclusione dal limite di Sneijder che però finisce alta. Gli azzurri si riportano in avanti, Zaza si presenta in area di rigore davanti al portiere, ma viene steso da Martins Indi: calcio di rigore e cartellino rosso. Dal dischetto si presenta Daniele De Rossi, il quale spiazza Cillesen ed infila il pallone all’angolino sinistro. L’Italia raddoppia al 10’ ed è anche in superiorità numerica.
Hiddink è costretto al cambio per riequilibrare la formazione dopo l’espulsione del giovane centrale: entra Veltman al posto dell’attaccante Lens, passando così ad un 4-3-2. Gli azzurri iniziano un lungo giro palla e i due giovani attaccanti, schierati con grande coraggio da Conte, ripagano la fiducia dimostrando già una buona intesa.
L’Olanda è in evidente difficoltà e il pressing alto, tipico delle squadre del tecnico salentino, non agevola la fase di impostazione. Gli orange provano a spingere, ma gli azzurri sono attenti e non concedono spazi. Poi al 20’ Ciro Immobile brucia in contropiede la fascia sinistra e serve al centro Zaza, il quale però si fa ipnotizzare da Cillesen che mette in angolo. Grande dominio azzurro. Lo dimostra anche il fatto che Sirigu tocca il pallone solo al 29’ per bloccare in due tempi un calcio d’angolo. Al 31’ ancora sull’asse Immobile-Zaza l’Italia sfiora ancora il 3-0: l’attaccante del Sassuolo appoggia di petto per il centravanti partenopeo, il quale calcia di collo pieno, ma la palla finisce di poco a lato. È l’ultima vera occasione di un primo tempo in cui si è vista una sola squadra in campo.
Secondo tempo: La seconda frazione di gioco inizia subito col pressing alto degli azzurri, ma la prima grande occasione arriva dagli Olandesi che al 50’ sfiorano il goal dell’1-2 con Robin Van Persie che sfrutta un errore di Ranocchia e calcia in diagonale verso la porta di Sirigu. Il pallone però si perde sul fondo di poco. Al 52’ ci prova anche Sneijder, ma il portiere ex Palermo non si fa sorprendere e para in due tempi, ma l’Olanda sembra essersi svegliata. Gli azzurri, però, riprendono subito in mano il pallino del gioco. Conte cambia volto all’Italia inserendo Verratti, Parolo, Pasqual, Destro e Candreva, ma la sostanza della partita non cambia. Anzi, sono proprio due dei neo entrati a creare una grande occasione per il 3-0: Destro sfiora il goal incornando su un bel cross di Pasqual, ma la palla sorvola di poco la traversa al 34’. Poi, di fatto, non succede più nulla di rilevante e l’arbitro fischia la fine della partita al termine dei due minuti di recupero concessi.
Un esordio da applausi per i ragazzi che sono scesi in campo e per Antonio Conte, il quale è già nella storia avendo vinto al debutto sulla panchina della Nazionale: non accadeva da 16 anni.
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