I conti del Palermo vanno bene. La rassicurazione per il club e per i tifosi arriva direttamente da una relazione di oltre settanta pagine in cui sostanzialmente i tre periti del tribunale di Palermo danno ragione all’analisi del club rosanero sui propri conti. Ovvero la situazione finanziaria del Palermo non sarebbe compatibile con lo stato di insolvenza. Una conclusione molto diversa da quella a cui era giunto lo scorso novembre il perito nominato dalla procura Alessandro Colaci che mise nero su bianco una posizione debitoria di 63 milioni con il fondato rischio che quest’anno le perdite salissero di altri 27 milioni. Nella relazione che è stata inviata ieri via posta elettronica certificata ai periti delle parti, i consulenti del tribunale dedicano molto spazio alle misure adottate negli ultimi mesi dal club. La sostanziale riduzione del debito con l’erario (in parte saldato e in parte rateizzato), l’incasso della prima tranche dei quaranta milioni della vendita del marchio alla società lussemburghese Alyssa (undici milioni e mezzo) e l’evidenza che ad oggi non ci sono creditori che si sono fatti avanti dopo la presentazione dell’istanza di fallimento, sono tutti elementi che i tre periti sottolineano e che li portano a concludere che oggi i conti del Palermo “non presentano segnali di un reale stato di decozione”.
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