Il Palermo di Schelotto cala il poker: che show contro l'Udinese
I rosanero dominano dall'inizio alla fine una partita decisa dalle scelte del neo allenatore argentino. Il suo 4-3-3 con la riscoperta di Quaison si è rivelato devastante per gli uomini di Colantuono. E anche il tifo torna unit
Vittoria doveva essere e vittoria è stata. E se ci mettiamo anche i momenti di bel gioco fatti vedere oggi dal Palermo, possiamo dire che la strada verso la salvezza intrapresa dalla squadra è quella giusta. Merito di Schelotto? Troppo presto per dirlo, anche se il suo modulo e soprattutto le scelte degli uomini in campo lo hanno premiato. Rispolverare Quaison, facendolo giocare nel suo ruolo, infatti, è senza dubbio una scelta e un merito da attribuire all’ex Boca. Ed è proprio lo svedese, insieme al connazionale Hiljemark, a mettere la firma sul match contro l’Udinese, insieme a Lazaar. Anche per il terzino è una delle prestazioni migliori della stagione, anche se è tutto il Palermo oggi a giocare bene.
Come sempre una nota a parte merita Stefano Sorrentino. Il portiere rosanero, in almeno tre occasioni, salva la porta del Palermo, con interventi miracolosi.
A completare le belle notizie del pomeriggio anche la ritrovata unità della Curva Nord superiore che dl primo all’ultimo minuto ha sostenuto la squadra in quella che, almeno per oggi, è stata un’autentica festa.
Ora testa al Carpi, sperando che la partita odierna possa essere uno spartiacque della stagione e conquistare il prima possibile una salvezza che, per come ha giocato oggi il Palermo, è davvero meritata.
LA CRONACA
Tante novità caratterizzano l’avvio del match del Palermo contro l’Udinese. La prima riguarda la curva nord che torna di nuovo unita. Come recita uno striscione esposto dai tifosi “Torniamo uniti, pronti alla battaglia, per onore della città e l’amore della maglia”. Un chiaro messaggio alla squadra a ritrovare l’unità di intenti e uscire tutti insieme dal momento difficile.
L’altra novità, anche se ampiamente annunciata, è l’assenza di Schelotto in panchina: la documentazione per il tesseramento dell’allenatore argentino non è ancora in regola e al suo posto siede il tecnico della Primavera, Giovanni Bosi.
Infine in campo dove, oltre al modulo che ha caratterizzato la carriera dell’ex Boca, vale a dire il 4-3-3, Struna vince il ballottaggio con Morganella per la fascia destra, Jajalo quello con Cristante per il ruolo di playmaker e Quaison va a completare il tridente offensivo con Vazquez e Gilardino.
Il nuovo modulo sembra dare nuova linfa al Palermo, che comunque non riesce a creare situazioni pericolose. Lo fa invece l’Udinese che al quarto d’ora, approfittando di un contropiede, va vicina al gol con Thereau, il cui tap-in da due passi finisce a lato di poco.
Al 28’ prima grande occasione per il Palermo per passare in vantaggio, ma a sbagliare clamorosamente è Gilardino che, tutto solo davanti al portiere bianconero, chiude troppo con l’interno e mandandolo incredibilmente fuori.
I rosanero adesso ci credono e due minuti dopo è ancora l’attaccante di Biella ad avere la palla dell’1-0, ma i suo colpo di testa, su cross dalla destra di Chochev, finisce alto di poco.
Il gol è nell’aria e al 35’ la squadra di Schelotto passa in vantaggio al termine di una delle azioni più belle di tutta la stagione. Gilardino recupera palla a centrocampo, fa salire la squadra e triangola con Chochev, mettendo in area la palla dove Hiljemark, con un no-look di prima, serve l’accorrente Quaison che piazza la palla sull’angolo opposto alle spalle di Karnezis.
Cinque minuti dopo altra bella azione rosanero finalizzata da un tiro dal limite di Chochev che, però, finisce alto sopra la traversa.
La ripresa inizia sulla falsa riga del primo tempo e già dopo sei minuti il Palermo raddoppia sfruttando al massimo un’azione in contropiede. Vazquez recupera palla a centrocampo e dopo aver fatto 30 metri palla al piede serve Quaison sulla destra che mette dentro una palla tesa dove Hiljemark con la complicità di un difensore dell’Udinese mette la palla in rete.
Al 60’ è Sorrentino a salvare il risultato murando un tiro a botta sicura, dall’altezza del dischetto del rigore, di Thereau. E il portierone rosanero si ripete due minuti dopo su un tiro dalla distanza di Lodi.
Il Palermo amministra bene il vantaggio e al 77’ cala anche il tris con Lazaar che, memore di quanto fatto lo scorso anno, sfodera un bel tiro dalla sinistra che, complice una deviazione di un difensore bianconero, beffa Karnezis.
Due minuti più tardi, l’Udinese accorcia con Thereau, sfruttando un’azione di calcio d’angolo.
A cinque minuti dalla fine è Djurdjevic, entrato al posto di Gilardino, ad avere la palla del 4-1, ma l’attaccante serbo, tutto solo davanti al portiere, si fa ipnotizzare e gli spara il pallone di sopra. Il poker è nell’aria e arriva all’87’ con Trajkovski, subentrato a Quaison da pochi secondi, che bissa il gol fatto col Frosinone e chiude il match con un grandissimo tiro a giro che si insacca alle spalle dell’estremo difensore bianconero.
Il Palermo ormai gioca sul velluto e al 90’ avrebbe anche l’occasione di fare il quinto gol, ma Karnezis è bravo a chiudere lo specchio della porta all’attaccante macedone.