Il Palermo, grazie ai risultati positivi dell’ultima giornata di campionato, è riuscito a conquistare una salvezza che fino a qualche settimana fa sembrava ormai irraggiungibile. Decisivo, ai fini della permanenza in serie A, è stato il grande finale di stagione degli uomini di Ballardini che, nelle ultime sei partite, hanno conquistato la bellezza di 11 punti, frutto di tre vittorie, due pareggi e una sola sconfitta, ribaltando cosi la situazione e condannato il Carpi alla retrocessione.
Si tratta di un vera e propria impresa quella compiuta dal tecnico ravennate, anzi un "capolavoro" per usare le sue parole pronunciate in sala stapa alla fine del match contro il Verona. Ballardini, nella sua seconda esperienza stagionale sulla panchina rosanero, ha rivoltato il Palermo come un calzino trasmettendo la grinta, il cuore e la voglia di lottare su ogni pallone, tutte caratteristiche necessarie per poter raggiungere la salvezza. Il resto lo hanno fatto i senatori: Sorrentino, Vazquez, Maresca e Gilardino, veri e propri trascinatori del finale di campionato rosanero, suggellato dalla splendida prova proprio contro i veneti.
C’è da dire che la stagione del Palermo era cominciata nel modo migliore conquistando 14 punti nelle prime 12 giornate di campionato, guadagnando il 13° posto in classifica. Un ottimo risultato che inizialmente aveva illuso società e tifosi convinti di poter disputare una stagione tranquilla. Ma all’improvviso qualcosa nel rapporto tra società e staff tecnico si rompe. Tutto comincia da una serie di disguidi in sede di mercato tra l’allenatore Beppe Iachini e il presidente Maurizio Zamparini, col passare delle settimane la situazione diventa sempre più insostenibile, così al termine della 12esima giornata viene ufficializzato l’esonero del tecnico, nonostante la vittoria sul Chievo Verona.
Al suo posto viene scelto Davide Ballardini che non inizia proprio nel migliore dei modi: il 2 dicembre in occasione della partita di Coppa Italia tra Palermo e Alessandria i rosanero si rendono protagonisti di una delle peggiori prestazioni stagionali che costa loro l’eliminazione ai danni di una squadra di Lega Pro. Una sconfitta che non va giù al patron rosanero che nel post gara annuncia seri provvedimenti nei confronti dei giocatori. L’ira del presidente si abbatte su Rigoni, Daprelà e Maresca messi fuori rosa per aver criticato l’esonero del tecnico Iachini.
Questo non è che l’antipasto di quello che succederà nel corso della stagione. Saranno ben 10 i cambi in panchina nelle successive gare di campionato. Da Iachini a Ballardini (dalla 13ª alla 19ª giornata), passando per Fabio Viviani (alla 20ª giornata), Giovanni Bosi e Guillermo Schelotto (alla 21ª giornata), Giovanni Tedesco e Guillermo Schelotto (dalla 22ª alla 24ª giornata), Giovanni Bosi (alla 25ª giornata), Giuseppe Iachini (dalla 26ª alla 28ª giornata), Walter Novellino (dalla 29ª alla 32ª) e, infine, di nuovo Ballardini.
Un continuo valzer di allenatori che ha massacrato squadra e tifosi, con notevoli ripercussioni sulle prestazioni dei giocatori in campo: in 20 giornate, infatti, il Palermo conquista appena 14 punti, scivolando pericolosamente in zona retrocessione.
Il momento più drammatico della stagione arriva dopo la sconfitta in campionato contro la Juventus, che condanna i siciliani al penultimo posto in classifica a meno 3 punti dal Carpi. Una vera mazzata che scuote l’intero ambiente, compreso Zamparini, che ora comincia ad accettare l’idea di un'eventuale retrocessione, mentre fino a qualche settimana prima ostentava sicurezza dichiarandosi certo della salvezza del suo Palermo.
Ma proprio quando tutto sembrava perduto, i rosanero guidati da Davide Ballardini, subentrato a Novellino dopo la sconfitta interna contro la Lazio alla trentaduesima giornata, tirano fuori una grinta e un orgoglio che sembravano aver smarrito e cominciano lentamente a scalare la classifica.
La partita della svolta è sicuramente quella contro il Frosinone, vincere quella gara si è rivelato fondamentale ai fini di un controsorpasso che si è completato alla penultima giornata dopo il pari contro la Fiorentina e la contemporanea sconfitta dei Carpi contro la Lazio.
E, infine, la gara di ieri sera dove il Palermo, spinto anche dal sostegno di un “Barbera” strapieno di tifosi rosanero, è riuscito a superare anche l’ostacolo Verona conquistando così la tanto agognata salvezza. Ora i tifosi possono finalmente festeggiare questa grande impresa, augurandosi che nella prossima stagione non vengano più ripetuti gli errori di quest'anno che, per poco, non hanno rischiato di condannare il Palermo alla serie B. E soprattutto, adesso, potrebbe iniziare l'era post Zamparini, se il patron decidesse davvero di cedere il club.
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