Ha fatto il possibile e forse anche qualcosa in più, ma per Valentino Rossi era praticamente impossibile pensare di portare a casa il decimo titolo mondiale partendo dall’ultima posizione sulla griglia di Valencia. I tre davanti, infatti, non si fanno male, passeggiano dal primo all’ultimo giro senza un sorpasso e consegnano, di fatto, il titolo mondiale a Jorge Lorenzo.
Il Dottore, partito ventiseiesimo in seguito alla penalizzazione, doveva raggiungere 330 punti per aggiudicarsi il mondiale e quindi superare Jorge Lorenzo. In pochi minuti Rossi passa dalla posizione 26 alla numero 7, le urla di chi nelle piazze italiane si stringe in armonia per guardare gli schermi montati ad hoc per il Motogp si fanno sempre più forti; i punti di differenza da Lorenzo diminuiscono sempre di più e sui social corre l’hashtag “#46TheGrandFinale99” per marcare il contrasto tra i piloti che si son giocati il mondiale.
Lorenzo, Marquez e Pedrosa, però, non si sono mai dati battaglia: nessun sorpasso, nessun contatto, in pratica una passeggiata trionfale per il pilota della Yamaha che ha potuto vincere il mondiale in piena tranquillità.
E le critiche sono tutte per Marquez: a Sepang ha corso velocissimo, azzardando sorpassi impossibili, durante la gara di Valencia invece si è tenuto volutamente poco dietro Lorenzo, senza mai provare a sorpassarlo.
I due spagnoli della Honda giustificano il mancato sorpasso di Lorenzo affermando che le gomme erano troppo consumate. Non c’è dubbio, Rossi è stato proprio bravo, termina in quarta posizione il gran premio dimostrando di essere in grado di balzare in pochi secondi dalla coda alla testa della corsa: con uno stacco di soli 5 punti, Jorge Lorenzo ha strappato via il mondiale dalle mani dell’Italiano ma, analizzando le ultime settimane, emergono serie anomalie nella Motogp di quest’anno.
Fermo restando che Valentino si attesta comunque il titolo personale di grande pilota Italiano, non ci resta quindi che aspettare la prossima occasione per vederlo vincere il decimo titolo: forza, abilità e coraggio non mancano e, rimane comunque uno dei piloti più amati non solo in Patria ma anche all’estero.
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