Vittoria doveva essere, ma vittoria non è stata. Il Palermo perde anche contro la Lazio ma a fare notizia è la dura contestazione dei tifosi. Se nei primissimi minuti del match c’erano stati dei cori di incitamento, dopo quelli contro del riscaldamento, dopo i due gol di Klose nel primo quarto d’ora, la Curva Nord ha iniziato a inveire contro gli uomini di Novellino, lanciando anche bombe carta e fumogeni in campo, tanto che l’arbitro Gervasoni è stato anche costretto a sospendere per ben due volte l’incontro, sia nel primo, sia nel secondo tempo.
Surreale il clima in cui è stata giocata la partita, che non ha fatto altro che spezzare le gambe e soprattutto spegnere la testa dei giocatori in campo: davvero impossibile giocare in queste condizioni per una squadra già mentalmente a terra. La delusione dei tifosi è sfociata, dunque, nella protesta più aspra e, per certi versi selvaggia. Non sono mancati anche dei roghi in Curva Nord durante l’intervallo.
Inutile commentare il match, perché di fatto non si è giocato e anche la Lazio ha evitato di infierire su un Palermo che, come un pugile alle corde, incassava colpo su colpo senza accennare una minima reazione.
La stagione non è ancora compromessa, grazie anche alle sconfitte di Carpi e Frosinone, ma il rapporto con la tifoseria sembra essere arrivato a un punto di non ritorno. Solo una salvezza, difficile, ma non impossibile, potrebbe risollevare questa assurda situazione.
E chissà se contro l’Atalanta, prossimo match in casa dopo la trasferta di Torino contro la Juve, sarà con i tifosi all’interno dello stadio. Dopo i fatti di stasera, infatti, il giudice sportivo potrebbe, infatti, decidere di squalificare il campo.
LA CRONACA
Palermo che scende in campo per il posticipo contro la Lazio con l’obbligo di vincere. Novellino conferma le indiscrezioni della vigilia e manda in campo i rosanero con il suo 4-4-2, lasciando in panchina Struna e optando per Vitiello e Pezzella terzini con Andelkovic e Gonzalez al centro. A centrocampo Morganella e Lazzar sulle fasce, Hiljemark e Jajalo in mediana, mentre in attacco agisce l’annunciato tandem Quaison-Gilardino.
Il Palermo parte forte, pressa su ogni pallone e chiude bene gli spazi, ma a passare in vantaggio, alla prima occasione, è la Lazio. Al 10’ Klose, tutto solo in area, può stoppare comodamente di petto un corner battuto da Biglia e battere con un diagonale di esterno destro Sorrentino.
I rosanero accusano il colpo e due minuti dopo Keita ha l’occasione di raddoppiare con un tiro a giro sul palo alla sinistra di Sorrentino, ma il portiere rosanero si supera e manda in angolo.
Il gol della Lazio taglia le gambe e spegna la testa degli uomini di Novellino che, come un pugile alle corde, subiscono gli attacchi biancocelesti che al 15’ si concretizzano con la doppietta di Klose, che approfitta della respinta di Sorrentino sul tiro ravvicinato di Keita e mette in rete di testa anticipando Vitiello.
Con la rete del 2-0 esplode la contestazione dei tifosi: dalla curva nord piovono tre bombe carta in campo e al 22’ l’arbitro Gervasoni sospende la gara, che riprende dopo due minuti in un clima surreale e di contestazione.
Al 37’, sommerso dai fischi, Novellino richiama in panchina Lazaar per mandare in campo Brugman: Quaison passa a sinistra e il neo entrato va a posizionarsi dietro Gilardino.
Due minuti dopo Gilardino mette la palla in rete, ma l’arbitro Gervasoni annulla per fuorigioco dell’attaccante di Biella.
Al 43’ è Pezzella a salvare il Palermo respingendo sulla linea un tiro a botta sicura di Keita.
Dopo 7 minuti di recupero, per via della sospensione e di un infortunio a Sorrentino, l’arbitro Gervasoni manda tutti negli spogliatoi.
Nel secondo tempo le squadre rientrano in campo in clima ancor più surreale del primo, con tutto il tifo organizzato della Curva Nord che si apposta a bordo campo,restando in un minaccioso silenzio.
Al 54’ il pubblico esulta per l’ingresso in campo di La Gumina, che prende il posto di Morganella.
Al 58’ piovono altre bombe carta in campo e l’arbitro Gervasoni sospende per la seconda volta il match. Dopo altri due minuti di stop, la partita riprende, anche se è evidente che giocare in un ambiente così è praticamente impossibile.
Al 72’ la Lazio dilaga con Felipe Anderson che brucia sullo scatto Pezzella e batte Sorrentino con un diagonale perfetto.
Dopo 7sette minuti di recupero, l'arbitro pone fine al match.
TABELLINO
PALERMO-LAZIO 0-3 (10’, 15’ Klose, 72’ Felipe Anderson)
PALERMO (4-4-2): 70 Sorrentino (cap.); 2 Vitiello, 12 Gonzalez, 4 Andelkovic, 97 Pezzella; 77 Morganella, 10 Hiljemark, 28 Jajalo, 7 Lazaar; 21 Quaison; 11 Gilardino.
A disposizione: 1 Posavec, 53 Alastra, 23 Struna, 3 Rispoli, 8 Trajkovski, 15 Cionek, 16 Brugman, 18 Chochev, 22 Balogh, 25 Maresca, 54 La Gumina.
Allenatore: Walter Alfredo Novellino.
LAZIO (4-3-3): 22 Marchetti; 4 Patric, 13 Bisevac, 18 Gentiletti, 19 Lulic; 23 Onazi, 20 Biglia, 16 Parolo; 14 Keita, 11 Klose, 87 Candreva.
A disposizione: 55 Guerrieri, 66 Matosevic, 9 Djordjevic, 10 Felipe Anderson, 17 Matri, 21 Milinkovic-Savic, 32 Cataldi, 33 Mauricio, 80 Mattia, 96 Murgia, 97 Germoni.
Allenatore: Simone Inzaghi
Arbitro: Andrea Gervasoni (Mantova).
Assistenti: Lorenzo Manganelli (Valdarno) - Giacomo Paganessi (Bergamo).
Quarto ufficiale: Valentino Fiorito (Salerno).
Arbitri aggiuntivi: Marco Guida (Torre Annunziata) - Luigi Nasca (Bari).
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