L’attaccante del Palermo Paulo Dybala ha parlato questo pomeriggio dalla sala stampa del centro sportivo “Tenente Onorato” a Boccadifalco.
Il numero 9 dei rosanero ha detto di sentire la fiducia della società: “Sono sempre stato bene qui, la società mi ha sempre trattato bene. Sono arrivate alcune offerte, ma ho la fiducia della società e dei compagni, non ho mai avuto dubbi”.
Sul fatto che dopo quattro giornate non è ancora arrivata la vittoria, nonostante le buone prestazioni, si è detto arrabbiato: “Belotti è entrato bene contro il Napoli, ha dimostrato che è un grandissimo attaccante e sono contento per lui. Penso che tutti dobbiamo entrare in campo e dare il massimo. Io, Andrea, Franco Vazquez e Simon Makienok ci stiamo integrando e dobbiamo essere molto più che amici dentro il campo. Siamo tutti diversi tra di noi, poi è chiaro che ognuno ha le proprie caratteristiche. Siamo arrabbiati perché non abbiamo ancora vinto. Io ringrazio il presidente Zamparini per quello che dice di me”.
Il giovane attaccante argentino è già proiettato alla sfida con la Lazio di lunedì sera e vuole lasciare ancora una volta il segno: “Con la Lazio possiamo vincere perché giochiamo in casa, il Barbera sarà sicuramente carico ed i tifosi saranno con noi. Stiamo giocando bene, lunedì può arrivare la prima vittoria. La squadra sta dimostrando di esserci. Spero di segnare contro la Lazio. Due anni fa segnai e pareggiammo alla fine. Se il mister mi dovesse schierare, mi piacerebbe segnare”.
A Dybala è stato poi chiesto di fare un paragone tra il trio composto da lui stesso, Belotti e Vazquez con quello costituito da Pastore, Cavani e Miccoli: “Loro hanno fatto grandi cose, però noi vogliamo fare ancora di più. Prima però dobbiamo vincere”.
Poi, l’attaccante rosanero ha parlato del match pareggiato col Napoli, partita in cui non è riuscito a segnare, anche se ha comunque servito un perfetto assist a Belotti: “Non sempre si può segnare, anche gli assist sono importanti. Andrea è venuto ad abbracciarmi ed è stato più bello che segnare. Da quando sono arrivato qui voglio dimostrare a tutti che i soldi pagati dal presidente Zamparini sono stati spesi bene e voglio dimostrare che posso valere ancora di più. Posso crescere ancora, gioco con tranquillità, per me questo è importante. Mi sarebbe piaciuto segnare al San Paolo, perché lì ci ha giocato come Maradona che per noi argentini è un idolo. Contro il Napoli volevamo vincere e ci siamo andati anche vicino. Ora però c'è un'altra gara ed il punto col Napoli diventa importante se vinciamo contro la Lazio”.
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