Si avvicina il giorno dell’incontro tra il presidente del Palermo, Maurizio Zamparini, e l’allenatore Davide Ballardini. Secondo quanto riportato dal sito gianlucadimarzio.com, il patron rosanero, attesa di conoscere gli scenari societari sui possibili nuovi soci, ha deciso di iniziare a programmare il futuro, partendo dall’allenatore e, così, all'inizio della prossima settimana ci dovrebbe essere un incontro a tre con Zamparini, Ballardini e Gianni Di Marzio.
In base a quanto trapelato, nel caso in cui i programmi dovessero coincidere, si dovrebbe andare avanti insieme per dare continuità al lavoro iniziato negli ultimi due mesi della stagione appena conclusa.
Per quanto concerne il ruolo di direttore sportivo, invece, il numero uno della società di viale del Fante pare sempre più intenzionato a scegliere Rino Foschi che, tra l’altro, ha già lavorato anche con Ballardini durante la prima esperienza in rosanero del tecnico ravennate.
Ma parole importanti per costruire la base per la prossima stagione sono arrivate anche da Alberto Gilardino. L’attaccante di Biella, intervistato dal Corriere dello Sport ha parlato della stagione appena trascorsa e della sofferta conquista della salvezza all’ultima giornata contro il Verona. «L’aver fatto felice la gente siciliana con la salvezza all’ultima giornata mi riempie d’orgoglio - ha ammesso Gila -. Dopo aver segnato il gol al Verona, ho scaricato tutta l’adrenalina che avevamo accumulato. È stata una stagione ad alta tensione, venirne fuori davvero una impresa».
Sulle possibili voci di un suo addio al Palermo, l’ex bomber della Nazionale, ha osservato: «Ho altri due anni di contratto. A Palermo io e la mia famiglia stiamo non bene, ma benissimo. Mi sono ambientato alla perfezione. Il mio obiettivo è arrivare a 200 gol in serie A e continua a essere quello. Credo di avere dimostrato di poter ancora fare gol in questa categoria e dunque spero di essere considerato un giocatore importante del Palermo del futuro».
C’è voglia di rimanere, dunque, anche se Gilardino pone delle condizioni: «Sinceramente non mi sento pronto per fare solo da chioccia ad attaccanti più giovani. Vorrei essere un punto di riferimento del Palermo. Se la società non la pensa così, mi dovrà dire cosa ritiene di voler fare. Parlerò con Zamparini? Preferisco che sia il mio agente a discutere, se no è inutile che ci sia, ma sono convinto che con il presidente non ci saranno problemi».
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