Partire bene: ecco l’imperativo di mister Iachini. In vista della difficile sfida contro il Cagliari, il tecnico marchigiano ha caricato la squadra per ottenere il nono risultato utile consecutivo. Durante la conferenza l’allenatore ha commentato i pericoli che la sua squadra può incontrare nella sfida di domani al Barbera contro i rossoblu: “La sosta o il cambio di allenatore? Potrebbero essere delle insidie ma il cambio allenatore non è da sottovalutare perché quando si verificano queste condizioni c’è sempre più attenzione al particolare e grande concentrazione. Dovremo fare una grande partita e riaccendere la macchina portandola al massimo dei giri fin dall’inizio per iniziare l’anno nel migliore dei modi”.
Iachini si è soffermato anche sulle incognite tattiche del Cagliari che giocherà la sua prima partita con il nuovo allenatore Gianfranco Zola: “Sappiamo poco su come potranno affrontare le situazioni tattiche, ma ci siamo aggiornati sulla storia di Zola, di quello che ha fatto prima in Inghilterra. Non sottovalutiamo mai nulla anche perché Gianfranco è un ottimo conoscitore di calcio”.
In questi giorni si è parlato di un cambio in difesa tra Andelkovic e Feddal: “Valutiamo tutte le settimane la condizione fisica e psicologica di tutti i ragazzi, domani deciderò con calma. Nelle ultime settimane c’è stato qualche errore individuale che ci ha penalizzato ma fa parte del calcio”.
Il mister ha anche parlato della pericolosità del Cagliari e degli evidenti cali della sua squadra nei secondi tempi: “Il Cagliari è pur sempre una squadra che i punti li ha fatti per la maggior parte fuori casa. Ha vinto a San Siro con l’Inter, ad Empoli, ha fatto 3-3 a Napoli. Ha attaccanti di grande velocità come Ibarbo, Sau, Farias, Cossu e Longo, è una squadra molto pericolosa con centrocampisti che sanno andar dentro. In questi anni lo ha dimostrato. Pochi gol nei secondi tempi? Al di là del fatto che penso sia quasi impossibile mantenere ritmi forsennati per novantacinque minuti, ci sono gli sviluppi delle partite. Non è un problema primario, bisogna porre attenzione sulla crescita, bisogna capire che non bisogna accontentarsi e difendere il vantaggio soltanto in difesa. Un po’ come facevamo lo scorso anno in serie B: magari l’anno scorso eravamo al 100%, ora siamo solo all’80%”.
Infine, l’allenatore rosanero si è soffermato sul capitolo rinnovi che continua a tener banco in casa Palermo: “Se escludiamo i discorsi legati a Makienok e Bamba, tutti i ragazzi che sono qui sono arruolati e faranno parte del Palermo nell’immediato futuro. C’è però una certezza: la società sta spingendo per far sì che possano rimanere. Il presidente, i direttori Cardinaletti e Baccin stanno lavorando per le trattative. Ad oggi non ci sono altre situazioni di mercato che ci possono interessare. Non è detto che Muñoz non rinnovi. Io non mi aspetto qualcosa, sono trattative che sta facendo il ragazzo con la società, dunque, ci sono dei margini. Finché non ci sono certezze non metto paletti. Vedremo cosa accade”.
© Palermomania.it - Il giornale di Palermo a 360°
Lascia un tuo commento
Questo articolo ha ricevuto
Approfondimenti
Opinioni a confronto
Articoli più letti