Il tecnico del Palermo Beppe Iachini è intervenuto nella consueta conferenza stampa che precede l’incontro di campionato. I rosanero saranno impegnati nella trasferta di Verona lunedì sera al “Bentegodi”.
La sfida con l’Hellas permette di trattare molti temi, uno di questi è senz’altro lo scontro tra generazioni, quella di Dybala contro quella di Toni: “Dybala contro Toni sarà un duello interessante. La crescita di Dybala e degli altri giovani è la nostra politica. Abbiamo un gruppo che dovrà consolidarsi e conoscersi, dovremo lavorare su tutti per dare maggiori certezze ai nostri ragazzi. Quando saremo diventati squadra potremo dire di aver di nuovo costruito un Palermo che può giocarsi le sue carte in questo campionato”.
Il mister ha parlato del lavoro e delle strategie alla vigilia della seconda giornata di campionato: “Adesso abbiamo ricominciato a lavorare, non è opportuno parlare di moduli. Sotto coi lavori: testa bassa e pedalare. Abbiamo tanti giocatori dalle buone credenziali, dobbiamo dargli conoscenze e da lì avremo le certezze”.
L’allenatore dei rosanero è tornato a parlare anche dell’infortunio occorso a Munoz, svelando un retroscena importante avvenuto in allenamento: “Certo, l’infortunio a Munoz era meglio che non ci fosse. Peccato. Lui già dallo scorso anno lamenta una cicatrice in quel punto e a volte torna ad infiammarsi. Poi si è fatto male anche Gonzalez. È saltato di testa e nel ricadere ha subito una distorsione al ginocchio che valuteremo nei prossimi giorni. Sono incidenti che possono capitare, il ragazzo è molto rammaricato. Anche perché tra i nuovi era quello che con la difesa a 3 aveva più dimestichezza. L’importante, però, è che non abbia interessato il crociato e per questo non sembra una cosa grave. Certo è che lunedì non ci sarà”.
All’assenza di Munoz, dunque, si aggiunge quella di “Pipo” Gonzalez. Per Iachini è emergenza difesa, anche perché Bamba non sembra ancora nelle condizioni di giocare: “Bamba non potrà essere impiegato perché è arrivato ieri, e comunque c'è bisogno di tempo e conoscenza. Dobbiamo dare a questi ragazzi la certezza di quello che devono fare sul campo. Bamba ha lavorato con noi e poi è partito con la nazionale. È tornato ed ha fatto un solo allenamento, ma a causa del viaggio era molto stanco. Devo valutare il suo recupero ed il suo grado di apprendimento. Non faccio né il santo né il mago. Voi mi conoscete. Quando questi ragazzi avranno una preparazione fisica e mentale adeguata verranno valorizzati per dare il loro migliore apporto alla squadra e al Palermo”.
Beppe Iachini ha poi parlato del mercato svolto dalla società, per il quale si ritiene numericamente soddisfatto: “Il mercato della società è stato soddisfacente, perché avevamo un progetto: ringiovanire la rosa, avere capitali per il futuro e lavorarci sopra. Su questi giocatori andrà fatto un lavoro importante di valorizzazione, ma allo stesso tempo bisognerà essere squadra. La volontà di lavorare in una certa maniera è stata già manifestata in modo chiaro. I tifosi lo sanno. Partiamo da buoni valori in campo e dal giusto atteggiamento. In ogni situazione di mercato ognuno cerca di fare ciò che può. Siamo stati vicini ad alcune situazioni ad altre meno. Il mercato è vario. Andavamo alla ricerca di giocatori che potessero fare al caso nostro per una questione di scelte di profili di giocatori che potessero essere anche di prospettiva. Questo è stato fatto, poi è chiaro che se manca qualcosina lo verificheremo strada facendo. Siamo una buona squadra, ma per diventare un’ottima squadra è necessario che tutti i ragazzi abbiano recepito quelle certezze che dicevo prima. Ogni nuovo acquisto ha una storia diversa che bisogna valutare per il loro bene. Bisogna che facciano una buona figura aiutando il gruppo che già c'è. Non possiamo buttarli in campo allo sbaraglio”.
Il tecnico poi ha fatto un passo indietro, tornando a parlare dell’emergenza in difesa: “L’idea di arretrare Pisano non c’è. Vogliamo verificare il ritorno di bamba Andjelkovic, Terzi e Vitiello ci consentono di guardare avanti con fiducia nel rispetto di questi ragazzi”.
Sulla fiducia da parte della società, invece, il mister è sicuro: “L’allenatore non può guardare al chilometro. L’allenatore fa l’allenatore e deve mandare in campo i migliori e conseguire i risultati. La fiducia della società la sento a pieno titolo, anche perché gli attestati di stima arrivano quotidianamente dal presidente col quale c’è un rapporto diretto”.
Sulla sfida di lunedì sera con l’Hellas Verona, poi dice: “Ho giocato con Mandorlini, lo stimo da tempo e abbiamo un grande rapporto. Loro hanno Toni, Saviola, Marquez. Tutti calciatori esperti. Dalla nostra dobbiamo avere personalità, e sono curioso di vedere a che livello siamo”.
Le ultime 10 partite con Vazquez e 2 punte. Nella mia idea c’è questa soluzione. L’abbiamo già fatto e potremmo riproporlo. Vediamo in questo processo di inserimento e di lavoro con i ragazzi di ieri e di oggi. Il campo dirà se sarà possibile subito o se ci vorrà più tempo.
Il tecnico ha poi proseguito parlando delle condizioni fisiche del terzino Lazaar: “Oggi si allena e rientra in gruppo. Se i risultati sono positivi lo portiamo a Verona. Valuteremo con lo staff medico se giocherà o meno. Fortunatamente non è stata una cosa troppo grave”.
Poi una battuta su Makienok a concludere: “È un ragazzo che ha ampi margini di miglioramento. Se parliamo di calcio organizzato deve migliorare. Lui è un giocatore di struttura, che ha centimetri più che profondità e movimento, allora emerge ancora di più la necessità di inserirlo nei movimenti di squadra. In questo momento quando un centrocampista ha la palla, bisogna che lui faccia dei movimenti efficaci e produttivi. Viene da un’altra realtà, dove gli si chiedeva soprattutto di venire incontro. Il nostro modo di giocare è diverso e bisognerà aiutarlo e farlo lavorare tanto per permettergli di sfruttare le sue caratteristiche”.
Fonte foto: by Gabriele Pazzaglia
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