Si ferma a nove la striscia di risultati utili consecutivi conquistati dal Palermo. La squadra di Beppe Iachini, infatti, esce sconfitta dalla trasferta dell’Artemio Franchi di Firenze, dopo un pirotecnico 4-3, con difese allo sbando, che ha favorito solamente la spettacolarità.
I Rosanero si sono trovati di fronte una Fiorentina indebolita, con Savic e Rodriguez squalificati, il nuovo acquisto Diamanti in tribuna, a causa del transfer non ancora arrivato e il resto della squadra giù di morale dopo la sconfitta con il Parma.
La salita per i Rosanero inizia già dal pre-gara, quando Dybala si ferma per un risentimento al polpaccio. Allora si parte con formazioni confermate alla vigilia della partita, ma con “Il Gallo” Andrea Belotti al posto dell'argentino.
Già dai primi minuti si capisce che gli uomini di Iachini hanno subìto il contraccolpo pscicologico per l'assenza del suo gioiellino.
La Viola allora parte subito tambureggiante: Pasqual al 20' sigla il suo primo gol di questa stagione con un tiro da fuori di sinistro che fulmina Sorrentino. Dopo il gol la Fiorentina prova a infierire con Borja Valero e Pizarro che colpiscono per due volte i legni della porta rosanero.
Il secondo tempo si apre con il gol di Basanta al 53' e l'incredibile rimonta del Palermo che, nel giro di due minuti, grazie alla doppietta di Quaison, appena entrato, porta la gara in parità.
Non finisce qui: Cuadrado e Joaquin portano i padroni di casa sul 4-2 e all’80’ Belotti sigla il definitivo 4-3 su rigore.
CONTROPIEDE Il Palermo è entrato male in campo, la velocità di Dybala è mancata nel reparto offensivo, e Belotti è riuscito a fare qualcosa solo nella ripresa. Vazquez è stato colui che ha risentito maggiormente dell’assenza del compagno argentino e non ha giocato la sua migliore partita, segno che i due si esprimono al meglio proprio quando sono in coppia, visto l’affiatamento raggiunto. La partita è cambiata nel secondo tempo quando Mister Iachini ha deciso di inserire Quaison che è stato bravo ad approfittare delle disattenzioni difensive della Fiorentina. Probabilmente, se ci fosse stato Dybala l’arma delle ripartenze poteva essere sfruttata ancor meglio.
DIFESA E PRESSING DA RIVEDERE Male la difesa e il centrocampo. Alcuni movimenti difensivi non sono stati ben eseguiti dalla formazione rosanero. Munoz è apparso distratto e Feddal non pronto a giocare contro una grande. Laazar, dopo la bella prestazione contro il Cagliari, ha sbagliato tutto e Morganella ha avuto vita difficile con Pasqual. Se a questo aggiungiamo anche Maresca che ha sofferto troppo il dinamismo dei centrocampisti viola e la coppia Barreto-Rigoni che ha nettamente fallito il pressing, ecco spiegata la debacle odierna.
Adesso testa alla Roma, che sabato sera arriverà al Barbera per una sfida che si preannucia spettacolare. Il Palermo non era da Champions dopo il Cagliari e non è da retrocessione dopo questa partita, che va presa come un passo falso in un cammino finora ottimo.
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