«Dopo la brutta prestazione di domenica ai tifosi dobbiamo solo chiedere scusa. Il Palermo di Verona non è quello che conosciamo e ci dispiace per il prosieguo del campionato. Ci assumiamo tutte le responsabilità e chiediamo scusa. Abbiamo sette partite e domenica dobbiamo vincere in tutti i modi». A parlare è Stefano Sorrentino, portiere e capitano dei rosanero, che prova a ricucire lo strappo con i tifosi e di ricompattare l’ambiente in vista della delicata sfida di domenica pomeriggio al “Barbera” contro la Lazio.
Una partita non facile, considerando che il Palermo incontrerà una squadra ferita, dopo una pesante sconfitta nel derby e un cambio in panchina che ha visto l’allontanamento di Pioli e l’arrivo del traghettatore Simone Inzaghi. In campo sarà una battaglia e a prevalere sarà chi avrà più motivazioni e sarà capace di metterle sul terreno agonistico: in pratica fare tutto l’opposto di quanto fatto dagli uomini di Novellino a Verona.
La salvezza è possibile considerando che, su sette partite ancora da disputare, ci sono ancora quattro partite in casa (Lazio, Sampdoria, Atalanta e Verona) e tre in trasferta (Juventus, Frosinone e Fiorentina): conquistare 12 punti tra le mura amiche e la partita in Ciociaria significherebbe mantenere la Serie A.
Missione impossibile? Giocando, anzi non giocando come avvenuto a Verona sicuramente sì, ma cambiando atteggiamento e uscendo fuori l’orgoglio e la grinta giusta sarebbe alla portata. Dunque, c’è da chiedersi: come ti salvo il Palermo? Intanto, Novellino deve pensare a domenica e a un problema non da poco: sostituire Vazquez, squalificato per un turno dal giudice sportivo.
Tra le ipotesi al vaglio dell’ex tecnico del Modena c’è quella di puntare sul baby bomber rosanero e protagonista assoluto della Primavera, Nino La Gumina, autore di ben nove gol al recente Torneo di Viareggio. La voglia, la freschezza e la libertà mentale del giovane attaccante, insieme alle sue doti tecniche, potrebbero essere l’arma in più per affrontare i biancocelesti e ottenere quella vittoria che manca da ben dieci giornate. Le alternative si chiamano Quaison e Bentivegna, per non stravolgere troppo la squadra e gli equilibri. Però, considerando che quello che ci vuole è proprio un segno di rottura col passato e l’inizio di un mini ciclo vincente e convincente, portare “aria nuova” con giocatori poco impegnati finora potrebbe rivelarsi la carta giusta.
In quest’ottica ci sono altri giocatori che potrebbero restare fuori, vale a dire Struna, Jajalo, Trajkovski e Chochev, diventati il bersaglio di critica e tifosi, visto che la differenza, finora, l’hanno fatta solo in negativo. L’arrivo di Novellino doveva essere uno spartiacque nella stagione rosanero, ma finora la grinta e il carisma dell’allenatore di Montemarano si sono sentite solo a parole durante le conferenze, visto che i vari esperimenti, hanno dato l’impressione di essere stati fatti senza mai voler “disubbidire” al presidente. Ora, però, sarebbe il caso di tagliare questo filo rosso e ripartire da zero per il bene del Palermo.
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