Il Palermo di Beppe Iachini torna a casa dalla trasferta di Verona con zero punti in valigia nonostante una buona prestazione complessiva. I rosanero si sono portati in vantaggio grazie al tapin vincente di Franco Vazquez, ma poi si sono fatti rimontare dal rigore di Luca Toni e dall’autogoal di Eros Pisano. Tante le occasioni da goal create da Vazquez e Dybala, entrambi molto ispirati, ma non è bastato. È stato un Palermo propositivo e coraggioso, grazie anche ai cambi di Iachini che ha inserito Belotti al posto di Bolzoni sull’1-1. Poi sul finale spazio anche a Ngoyi e Makienok, all’esordio in Serie A, ma il risultato non è cambiato.
Primo tempo: Iachini cambia il solo Feddal al posto dell’infortunato Munoz rispetto all’undici iniziale schierato contro la Sampdoria. Confermato il centrocampo a tre, con Rigoni a dettare le geometrie affiancato da Barreto e Bolzoni, ed in attacco il tandem Vazquez-Dybala.
Entrambe le squadre partono in modo aggressivo, ma è Dybala a prendersi la prima conclusione del match calciando da lontano, ma Rafael blocca in due tempi. Il Palermo parte bene: la difesa prende le misure a Luca Toni, mentre in attacco si rende pericolosa, tanto che al 13’ si verifica anche un episodio dubbio in area veronese: Martic si aggrappa vistosamente a Daprelà mentre sta calciando, eppure per Rocchi non c’è alcuna irregolarità. Grande intesa nel reparto avanzato tra i due argentini Dybala e Vazquez, i quali si trovano con continuità, mentre in difesa i rosanero rischiano pochissimo. Poi al 18’ arriva il meritato vantaggio per gli uomini di Iachini: dalla destra, Pisano mette in mezzo un pericoloso cross basso, Dybala prova il tacco, tocca Bolzoni, ma Rafael respinge e a quel punto Vazquez non può sbagliare con il tapin a porta vuota.
Immediata la risposta degli scaligeri, che si svegliano e costruiscono due buone occasioni con Juanito Gomez e Toni. Al 32’ ci prova anche Moras di testa, ma Sorrentino devia in corner. Il Palermo soffre sul finale, e l’estremo difensore rosanero è costretto ad un altro ottimo intervento in uscita al 40' su Rafa Marquez. Sul calcio d’angolo successivo, però, Andelkovic trattiene Toni e l’arbitro Rocchi concede il tiro dal dischetto. A calciare si presenta l'ex bomber rosanero che non perdona spiazzando Sorrentino e regalando pareggio ai suoi. Sul finale ci prova Barreto su punizione e Dybala, ma le conclusioni si perdono sul fondo e la prima frazione si chiude in parità sul punteggio di 1-1.
Secondo tempo: Nella ripresa la musica non cambia. La partita è equilibrata e i giocatori lottano di continuo in mezzo al campo per la conquista della sfera. La prima conclusione arriva al 50’ con il greco Tachtsidis che incrocia da fuori, ma Sorrentino para. Poi un paio di belle combinazioni ancora di marca tutta argentina tra Vazquez e Dybala portano a due belle occasioni, ma il numero 9 rosanero cerca la finezza di tacco per servire il compagno piuttosto che calciare a rete da buona posizione. Il Palermo, però, gioca bene e vuole portarsi nuovamente in vantaggio e per poco non ci riesce con Barreto al 57’, servito splendidamente da una “scucchiaiata” di Vazquez, ma Rafael è bravo a chiudere letteralmente la porta al capitano dei rosa. Al 60’ c’è un corner per il Palermo e Iachini si sgola, preoccupato per una possibile ripartenza dei veronesi. Barreto calcia dalla bandierina e, neanche a dirlo, ecco che i padroni di casa scattano in contropiede: Luca Toni brucia in allungo Bolzoni ma vanifica tutto lasciandosi cadere non appena entrato in area di rigore. Il direttore di gara lascia giustamente proseguire.
Il Palermo si fa rivedere pericolosamente dalle parti di Rafael e lo fa ancora sull’asse Vazquez-Dybala: l’attaccante argentino spara sul primo palo da posizione defilata sfiorando un goal bellissimo, ma la palla si spegne sull’esterno della rete. Al 70’ Iachini decide di fare entrare Belotti al posto di Bolzoni con una mossa a dir poco coraggiosa, ma i suoi stanno giocando meglio degli avversari e la vittoria sembra possibile; Vazquez arretra in posizione di mezzala. Sei minuti più tardi è proprio il “Gallo” a provare una difficile conclusione al volo, la sfera però termina larga. I rosanero sembrano in controllo del match e, invece, ecco che i padroni di casa ribaltano improvvisamente il risultato: palla col contagiri di Tachtsidis dalla trequarti che premia il bel taglio di Juanito Gomez, Pisano cerca di allontanare di testa anticipando tutti, anche Sorrentino in uscita, e la palla rotola lentamente in rete. Goal da dividere equamente tra l’esterno palermitano e l’attaccante veronese che vale il sorpasso dell’Hellas. Il Palermo a questo punto si sente beffato e si riversa nell’area di rigore veronese. All’86’ è ancora Dybala ad impegnare severamente Rafael con un bel sinistro in diagonale, poi entrano anche Ngoyi e Makienok, ma è ancora il piccolo argentino ad impensierire i tifosi del Verona con una conclusione che viene deviata pericolosamente due volte prima di spegnersi sul fondo. L’ultima azione però è dell’Hellas che ha la possibilità di chiudere definitivamente la partita con Nico Lopez, ma Sorrentino è ancora una volta strepitoso in uscita.
Hellas Verona-Palermo: 2-1 (Vazquez 18’; (R)Toni 41’, Autogoal Pisano 77’)
HELLAS VERONA: 1 Rafael; 71 Martic, 18 Moras, 4 Marquez, 33 Agostini; 8 Obbadi, 77 Tachtsidis, 10 Hallfredsson; 20 Christodoulopoulos, 9 Toni (cap.), 21 Gomez.
A disposizione: 22 Benussi, 2 Rodriguez, 5 Sorensen, 7 Saviola, 11 Jankovic, 17 Lopez, 23 Ionita, 25 Marques, 27 Valoti, 28 Brivio, 30 Campanharo, 99 Nenè.
Allenatore: Andrea Mandorlini.
PALERMO: 70 Sorrentino; 4 Andelkovic, 19 Terzi, 23 Feddal; 3 Pisano, 15 Bolzoni, 27 Rigoni, 8 Barreto (cap.), 33 Daprelà; 20 Vazquez, 9 Dybala.
A disposizione: 1 Ujkani, 68 Fulignati, 2 Vitiello, 7 Lazaar, 10 Joao Silva, 11 Makienok, 17 Ngoyi, 18 Chochev, 21 Quaison, 22 Bamba, 89 Morganella, 99 Belotti.
Allenatore: Giuseppe Iachini.
ARBITRO: Gianluca Rocchi (Firenze).
Assistenti: Fabio Pietro Galloni (Lodi) - Sergio Ranghetti (Chiari).
Quarto ufficiale: Omar Gava (Conegliano Veneto).
Arbitri addizionali: Daniele Doveri (Roma 1) - Gianluca Manganiello (Pinerolo).
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