Lo aveva promesso e lo ha fatto. A meno di 24 ore dalla cocente sconfitta del Palermo in Coppa Italia contro l'Alessandria e dopo aver strigliato la squadra in un comunicato ufficiale, il presidente del Palermo, Maurizio Zamparini, è passato all’azione e ha messo in pratica i duri provvedimenti annunciati.
Il club di viale del Fante ha deciso di fare a meno di Enzo Maresca, Luca Rigoni e Fabio Daprelà. Sarebbero loro, dunque, i “colpevoli” della disfatta rosanero e i “mali” di tutto l’andamento negativo della stagione.
Il regista ex Siviglia era stato il primo ad alzare la voce contro il presidente nelle ore successive all’esonero di Iachini, che in un tweet aveva ricordato a Zamparini come l’ex tecnico gli avesse fatto guadagnare tanti soldi.
Già allora la replica del presidente fu tutt'altro che diplomatica: «Maresca è un ignorante, non deve dire stronzate», disse intervenendo via Skype durante la conferenza di presentazione di Ballardini.
Con Rigoni, invece, la diatriba era nata di recente, quando Zamparini lo aveva definito “un anziano”. La risposta del centrocampista ex Chievo era stata, anche in questo caso, molto risentita: «Prendermi dell'anziano a 30 anni mi mancava. Bel risveglio stamattina, oltre alla febbre anche queste dichiarazioni».
A spiegare meglio la situazione ci ha pensato il direttore sportivo Gerolin, interpellatto da Tuttomercatoweb: «Nessuno è fuori rosa - ha precisato -. Si tratta di una scelta tecnica e la società ha deciso che i giocatori non verranno convocati per le partite, perché si punterà su altri giocatori. Questa è una scelta tecnica di Ballardini condivisa dal presidente Zamparini».
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