Se fino a ieri qualche possibilità o qualche dubbio poteva esserci, adesso anche il presidente Zamparini gioca a carte scoperte e, intervistato al programma radiofonico “La Zanzara”, ammette chiaramente: «Andare in serie B non è la fine del mondo». Una resa a mani basse, una frase che conferma la tesi di chi ha sempre sostenuto come non ci sia la volontà di rimanere nella massima serie A, e di come il primo a non volerlo sia proprio il presidente. E ancora più chiare sono le frasi pronunciate poco dopo: «Siamo già con un piede in B, non abbiamo la mentalità per salvarci, sono retrocesso anche con Dybala e Ilicic. Non siamo abituati a combattere come Carpi e Frosinone. Non è la fine del mondo, l’altra volta ci ho rimesso 30 milioni, ora c’è un paracadute importante».
Zamparini ha anche confermato la sua intenzione di vendere la società, in qualsiasi serie giochi la prossima stagione: «Vendo anche se resto in serie A, e se non vendo non faccio più il presidente». E sui tanti che lo criticano ha affermato: «Dicono che sono impazzito ma non è vero. Hanno sbroccato loro, chi racconta bugie. Ho esonerato solo Iachini, ma allontanandone uno ne ho cambiati cinque. Sono una vittima, vittima di certe situazioni. Tre allenatori vanno via, e non per colpa mia. Non li ho mandati via io».
Sarà pure che non li manda via lui, ma solo poche ore fa è stato proprio Zamparini a esonerare Novellino dopo il ko contro la Lazio: «Il Palermo è inguardabile. Nelle ultime due partite ha preso sei gol, ha fatto un punto in quattro partite. Non è facile, gli voglio bene (riferendosi proprio all’ormai ex allenatore rosanero, ndr) perché mi ha portato in serie A 25 anni fa. Ma è un po’ attempato».
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