È stato il presidente uscente, Zamparini, a introdurre il suo successore, Baccaglini, nella prima conferenza stampa in cui è avvenuto il passaggio di consegne ufficiale: "In questi giorni ho riflettuto molto, devo dire grazie al Palermo di questa nuova esperienza e sono felice di lasciare il Palermo in buone mani. Ho conosciuto Paul nel 2016 quando sono stato avvicinato da Cascio tramite Tacopina. Con Paul abbiamo parlato dei miei investimenti e con mia grande soddisfazione si è impegnato a trovare una soluzione e siamo arrivati alla conclusione di finanziare con il suo fondo anche il Palermo calcio e la costruzione del nuovo stadio. Gli ho spiegato le mie difficoltà degli ultimi anni, di non potere fare gli investimenti di una volta. E non ho più 60 anni ma 76".
Riguardo il percorso che ha portato a questo passaggio Baccaglini dice: “…C’è stato dietro un duro lavoro, fatto in silenzio, mentre qui si è parlato di cospirazione. Arrivo a Palermo con grande energia e positività, qui c'è gente incredibile e bellissima e spero di poter chiarire la mia posizione in questo incontro. Zamparini ha messo il suo gruppo, il suo futuro nelle mani di un giovane, sono uno dei soci di questo fondo ma ci sto mettendo la faccia e l'energia per guadagnarmi il rispetto e la fiducia di questa città meravigliosa con la quale raggiungeremo grandi risultati".
In merito i dubbi relativi al passaggio di proprietà ha affermato: "Noi siamo sempre rimasti una realtà dietro le quinte e nel mondo degli investimenti essere anonimi è un valore aggiunto. La concretezza finanziaria del fondo non può essere valutata dai numeri, ma con i progetti che verranno realizzati con il gruppo Zamparini. Giovedì incontrerò il sindaco per parlare del progetto stadio e centro sportivo e se abbiamo i permessi siamo pronti per cominciare. Saremo valutati per le cose che visibilmente faremo a Palermo. Speriamo che la squadra resti in A, la salvezza è alla nostra portata, ma abbiamo un piano per la A e uno per la B. Noi vogliamo portare una mentalità americana, gestire una squadra come un'azienda e meno amatorialità".
Quindi grandi progetti e voglia di dimostrare di poterli realizzare, perché queste sono le intenzioni reali, che vuole fare emergere dalle sue parole il neo presidente del Palermo. Adesso non resta che attendere i passi successivi ai tifosi del Palermo, che vengono fuori da un periodo di grande sofferenza, per una squadra che sembra avere perso la sua stabilità già da tempo, per non dire che, soprattutto, in questa stagione sembra non averla mai avuta.
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