«Sorrentino? Gli ho proposto un contratto, per non averlo firmato avrà i suoi buoni motivi. Ha dato tanto al Palermo e se vorrà andar via non lo tratterrò». Così il presidente rosanero Maurizio Zamparini torna a parlare della squadra al termine di una stagione sofferta, con una salvezza conquistata solo all’ultima giornata. E, finito il campionato, gli argomenti caldi di questi mesi saranno principalmente due: mercato e futuro societario.
Il patron, parlando a Repubblica e Giornale di Sicilia sembra avere le idee chiare, a partire proprio dal sostituto del portiere e capitano rosanero, in procinto di passare al Chievo. «Posavec è pronto - ha affermato a La Repubblica - e diventerà uno dei migliori portieri d’Italia».
Oltre al cambio in porta, ci saranno altri giocatori a partire. Ad andar via certamente sarà Vazquez: «La prossima plusvalenza è la sua, è inevitabile. Senza plusvalenze chiuderemmo il bilancio con un passivo da venti milioni. Vazquez - ha al GdS - è da grande squadra, cederemo anche Lazaar che non ha fatto bene. Ci saranno tre-quattro partenze importanti, qualcuno vuole andare o è in scadenza nel 2017, come Quaison. Ma arriveranno sette-otto giocatori. Non faremo pazzie, c’è una buona base».
Chi invece potrebbe restare è Gilardino: «Alberto ci mette entusiasmo e voglia. Sono molto contento del suo rendimento. Resterà sicuramente».
Zamparini, parlando ancora di attaccanti, ricorda di aver già preso Nestorovski dall’Inter Zapresic e sponsorizza già uno dei giovani stranieri in rosa: «Balogh diventerà fortissimo, speravo che Djurdjevic mi desse qualcosa in più e non sarà confermato. Trajkovski è bravo ma dobbiamo avere la pazienza di aspettarlo».
Oltre al mercato, come detto, in questi giorni si parla anche tanto del futuro societario. Il patron friulano ne ha parlato a Repubblica: «Ho due appuntamenti con imprenditori stranieri. Stiamo lavorando per fare una squadra più forte che occupi un ruolo di prestigio nel nostro campionato. Cerco soci che potrebbero entrare con una quota di minoranza, affiancarmi o prendere tutto. Se lascio, voglio lasciare in ottime mani. E personalmente preferirei lasciare agli italo-americani, ma quello che conta è allestire un Palermo più forte. Altrimenti basto io».
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